"Per me lui, Gaber, è sempre stato un po' come un regolatore di pressione: c'è chi usa l'aglio, io invece usavo Giorgio".
Questa la "battuta" di Enzo Iacchetti per la seconda volta conduttore del Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber, che si è aperta ieri sera 21 luglio a Viareggio.
"Mi spiego - aggiunge - per non sembrare irrispettoso: quando attraversavo periodi in cui ero giù, in cui non volevo alzarmi da letto, andavo a vedere uno spettacolo di Gaber ed uscivo con la voglia di spaccare tutto. Allo stesso tempo, quando vivevo periodi in cui odiavo il mondo andavo a teatro da Giorgio e capivo subito che ci sono modi per parlare e ragionare..."
"L' anno scorso al Festival - prosegue Iacchetti - c'era un'atmosfera molto bella, molto sentita, che veniva soprattutto da quegli artisti che, rispetto a Gaber, consideravo più lontani dal suo modo di intendere l'arte. In generale, come ho già detto, non mi considero un presentatore e non è che avendo condotto la prima edizione del Festival Teatro Canzone lo sia diventato! So già da ora che rifarò i miei sbagli, che ci metterò la stessa ironia, ma anche sicuramente che cercherò di tenere lontana la retorica".