Teatro

Grande Teatro: al Filarmonico di Verona arrivano i Momix

Grande Teatro: al Filarmonico di Verona arrivano i Momix

Con i Momix che al Teatro Filarmonico proporranno, da martedì 3 a domenica 8 maggio, il loro ultimo spettacolo, “Sun Flower Moon”, si chiude il Grande Teatro 2004-5, rassegna organizzata dall’Assessorato allo Spettacolo del Comune di Verona. Dopo la prima mondiale del 6 gennaio 2005 negli States, a Philadelphia, e dopo una tournèe italiana che ha toccato diverse città del Centro-Sud tra cui Roma, Napoli e Firenze, lo spettacolo viene ora presentato a Verona in esclusiva per Triveneto, Piemonte e Lombardia: con il motto “25 anni di Momix, 25 anni di magie” visto che il gruppo celebra nel 2005 venticinque anni di attività. E se i Momix celebrano le loro nozze d’argento, il loro fondatore Moses Pendleton (nato e cresciuto in una fattoria per l’allevamento del bestiame da latte nel nord del Vermont, negli Stati Uniti) ha un rapporto ancora più lungo con la danza essendo stato il fondatore del gruppo dei Pilobolus nel 1971 insieme a Jonathan Wolken. Alcuni anni dopo, nel 1980, Pendleton chiamerà Momix un assolo da lui creato per i giochi olimpici invernali di Lake Placid. E sarà proprio quel titolo a dare il nome alla compagnia che nel gennaio 2005 ha festeggiato dunque i suoi cinque lustri di vita. Nell’arco degli ultimi anni, è la quinta volta che i Momix sono a Verona. Le altre quattro volte sono stati, facendo sempre registrare degli esauriti, al Teatro Romano nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese. La prima volta fu nel 1994 con “Passion” che fondeva – su musiche di Peter Gabriel, quelle della colonna sonora del film “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese – la spiritualità cristiana con quella orientale. L’anno dopo fu la volta di “Baseball” su musiche di autori vari, da James Brown al solenne “Stabat Mater” di Arvo Pärt. Nel 2000, per festeggiare i venti anni della compagnia, andò in scena il gala “Happy birthday!” con i Momix accompagnati dal vivo dagli Swingle Singers. E infine, nel 2001, fu la volta di “Opus cactus”, balletto sulla flora e sulla fauna del deserto: erbe secche ondeggianti al vento, lucertole sulla sabbia, fiori sbocciati improvvisamente dopo una pioggia, uccelli impegnati nei rituali d’amore e serpenti a sonagli col loro tipico suono corneo. La magia evocativa di Pendleton prosegue ora con la “luce” e il nero della notte di “Sun Flower Moon”, il nuovo atteso spettacolo con cui il mago illusionista Moses Pendleton ha poeticamente “invaso” un universo misterioso dove gli astri sono fiori, i fiori sono stelle e una luna “sexy” accende la notte. Lo spettacolo, su cui Pendleton e la compagnia hanno lavorato nel corso di tutto il 2004, è giocato su atmosfere più evocative che mai, su fantasie luminescenti realizzate con le tecniche del “teatro nero” che Moses usa per la prima volta. Il titolo è un gioco di parole tra il girasole, il fiore preferito dal coreografo Moses Pendleton, e la luna. Nello spettacolo non c'è una scena vera e propria, ma proiezioni in movimento, ora di fiori giganti che incombono sui danzatori, ora di scorci naturali (montagne brulle, steppe, alberi spogli), ora di paesaggi lunari. Non c'è mai il sole, solo notte e crepuscolo. Tutto sembra incontaminato. La luna, molto presente, enorme, si staglia su un cielo nero senza stelle. Con abili giochi di luci e particolari costumi bianchi e neri, i danzatori sembrano fluttuare nell'aria assumendo la forma di animali (pesci, meduse, uccelli, ragni, granchi), di piante, e infine di creature misteriose. A volte non li vediamo, ma intuiamo la loro presenza, nascosti come sono in costumi neri, che coprono completamente i loro corpi e i loro volti. Li vedremo in viso solo alla fine per i saluti quando, liberatisi delle tute nere, potranno finalmente mostrarsi. Dopo il debutto di martedì, “Sun Flower Moon” -sarà in scena tutti i giorni alla stessa ora fino a sabato 7 maggio mentre domenica 8 maggio sono eccezionalmente in programma due rappresentazioni, la prima alle 16 e la seconda alle 21. Gli interessati possono acquistare eventuali biglietti “last minute” di platea/palchi – resi liberi da rinunce dell’ultimo momento – presso la biglietteria del Teatro Filarmonico (ingresso via dei Mutilati 7, tel 0458002880) nei giorni di spettacolo dalle ore 18 in poi.