Il terzo appuntamento della Rassegna di Danza 2005 è all’insegna della coreografia contemporanea: sabato 19 febbraio ore 21 al Teatro Verdi debutta in prima nazionale IL GRANDE DENTRO (Le Grand dedans). Questa emozionante, vibrante ed intensa creazione viene presentata da una fra le più versatili compagnie di danza, Silenda, per la coreografia di Damiano Foà e Laura Simi, danzatori e coreografi toscani, ma francesi d’adozione da più di tredici anni, figure della nuova danza europea, che già tre anni fa avevano affascinato il pubblico di San Zeno con le loro creazioni.
Come una trama vivente, lo spunto di questa coreografia è la scena stessa, mostrata come un vasto paesaggio o architettura interiore che si svolge, si "srotola" all'esterno nell'arco di tempo della rappresentazione. È un ritratto di ambienti e di figure: una successione di energie misteriose, di pulsioni, è tensione fra una forma e l'altra. In questo colloquio con la vita il lirismo della danza è accompagnato da testi che viaggiano nel tempo. La scena come luogo aperto, immensa piazza, che i danzatori popolano e trasformano a seconda dei ritmi e delle forme che fanno circolare. Nascono da questa danza ampia e languida, delle immagini, delle figure che ne ricordano altre, archetipe, popolari, mitiche.
Figure della nuova danza europea, i due coreografi, partiti dalle esperienze del Centro Studi Danza e dell’Imago Lab di Firenze e formatisi internazionalmente a New York e a Parigi con Kazuo Ohono, Catherine Diverrei e Santiago Samperre, si sono imposti sulla scena internazionale ai Recontres Internationales Choreografiques di Bagnolet del 1994 con lo spettacolo Affrettati Lentamente, che ha vinto il Grand Prix SACD come migliore coreografia, e da anni lavorano con la formula della “residenza” in diversi teatri francesi. Il loro lavoro è concentrato attorno al movimento inteso come pensiero fisico e al processo di trasformazione delle emozioni in grado di rivelare gli stati e le distorsioni nella persona. Osservatori attenti dei movimenti del diaframma e del ritmo della respirazione, si concentrano sull’essenzialità del movimento non per fare un inventario di forme, ma per fare emergere stati emotivi.
Lucie Blain, Damiano Foà, Marine Fourniol, Laura Simi e Pierre-Emmanuel Sorignet sono i danzatori impegnati in questo ritratto di figure che si trasformano, che vagano alla ricerca di qualcosa, immersi nell’originale scenografia di Damiano Foà e Elisabeth Dallier, vestiti con gli attuali costumi firmati da Elisabeth Dallier, mentre le luci sono disegnate da Frédéric Dugied, la banda sonora è a cura di Damiano Foà, voci recitanti di Fernando Maraghini e Guillaume Lainè, con testi tratti da V.Nijinski, P.P.Pasolini e C.Malaparte, collaborazione alla drammaturgia di Fernando Maraghini. Produzione Le Scarabée (La Verrière), La Maison de la Culture d’Amiens-Scene Nationale, Teatro J.Houdremont (La Courneuve), Le Temple (Bruay La Buissière), DRAC Ile-de-France (Direzione degli affari culturali-Francia), Compania Silenda.
Teatro