Teatro

«Imperdibile» Nadj al Due: dopo non sarà più ripreso

«Imperdibile» Nadj al Due: dopo non sarà più ripreso

Domani alle 21.15 e mercoledì alle 20.15 a Teatro Due a Parma, sempre nell'ambito del cartellone di Teatro Festival Parma, il pubblico avrà l'occasione di vedere la creazione di Josef Nadj Il n'y a plus de firmament. Spettacolo imperdibile non solo per lo straordinario successo di pubblico e di critica riscosso ma anche perché le date di Parma, a Teatro Due saranno l'ultima occasione per vederlo, in quanto non verrà più ripreso. Lo spettacolo, produzione del Théâtre Vidy-Lausanne E.T.E., del Théâtre de la Ville (Paris) e del Berliner Festwochen , con il sostegno della Fondation Landis & Gyr, mescola, come per molte opere di Nadj, dimensioni diverse; trasversale a circo, danza e teatro regala apparizioni e suggestioni letterarie che traspaiono da un mondo espressivo fatto di corpi, ma anche di materia onirica nutrita di visioni. La creazione di Nadj, che dal 1995 è direttore del Centre Choréographique National d'Orléans, è epressamente ispirata dalle evocazioni figurative di Balthus e dal verso poetico di Artaud sprigiona, in realtà, un'atmosfera che ricorda le situazioni surreali di Magritte, come l'immagine del grande masso leggiadramente sospeso sul mare o quella dei piccoli omini vestiti di nero che attraversano il cielo insieme alle nuvole. Sulla scena di Nadj questi piccoli omini sono seduti intorno ad un tavolo a sgranocchiare del pane. Poi pendono pigri nello spazio. Poi assumono forme di sculture umane di singolare bellezza. Il n'y a plus de firmament parla di un mondo chiaro, dove nulla è realmente come sembrava all'inizio. Gli uomini si trasformano in esseri senza vita, allo stesso modo gli oggetti si animano e rivelano una vita propria e misteriosa, così come in certi punti della scena, sobriamente scenografati da Michel Tardif e Jacqueline Bosson, sembrano entrare in vigore altre leggi di gravità. Le pareti si dissolvono e rotolano attraverso lo spazio, le porte si aprono nel vuoto come mosse dalla mano di un fantasma. L'uomo deve sforzarsi per non cadere dopo aver scoperto che non c'è più la volta celeste. E lo fa molto lentamente, con noncuranza sonnambula, come in un brutto sogno. In scena Lionel About, Jean Babilée, Guillaume Bertrand, Damien Fournier, Jing Li, Ali Thabet e inoltre Tapa Sudana attore, danzatore, musicista esperto di arti marziali, nato a Bali nel 1945 ha partecipato a numerosi spettacoli teatrali e a film per il cinema e la televisione, a livello internazionale. La sua scuola rientra nella tradizione che si ispira al patrimonio culturale orientale come fonte di ispirazione ed arricchimento delle tecniche più tradizionali. I biglietti per assistere agli spettacoli di Teatro Festival Parma e Teatro Festival Poesia possono essere acquistati presso la biglietteria di Teatro Due, in via Salnitrara 10 a Parma, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle ore 17,00 alle ore 19,30.