Baghdad, 28 mar. - La ripresa delle attivita' culturali e' un piccolo segno della difficile pacificazione in Iraq. Al teatro nazionale di Baghdad e' cominciato un festival di otto giorni dedicato al dramma, alla musica e alla danza.
Per il primo spettacolo, dal titolo 'Monodramma', era pieno solo un terzo dei mille posti dell'appena restaurato teatro, nel distretto di Karrada. "La situazione e' ancora molto complicata, e' difficile riprendere la vita culturale", ha ammesso il ministro della Cultura nel governo provvisorio, Mufid al Jazairi. Gli attentati suicidi, le rapine e le aggressioni, che sono ormai diventati realta' quotidiana nella capitale, spingono la gente a restare il piu' possibile chiusa in casa. Alla paura si aggiungerebbe una scarsa dimestichezza con la cultura, eredita' di Saddam Hussein secondo Jazairi.
"Saddam aveva una politica anti-culturale", ha assicurato il ministro, "speriamo che il teatro possa rinascere dopo anni di pressioni e limitazioni".
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