Un disco in uscita, una commedia teatrale che debutta a gennaio, un film previsto all'inizio del 2005, una puntata del Maurizio Costanzo show tutta dedicata a lui: e' il grande ritorno di Johnny Dorelli, ma lui, davanti alle domande, scherza per schermirsi, e liquida quest' iperattivita' con una battuta: ''Sono risorto''. Certo che non sembra affatto casuale il ritorno alla musica, dopo 15 anni di assenza dalle scene discografiche, con l'album di cover 'Swingin'', cosi' come la grande rentree' al cinema, a 20 anni di distanza da 'A tu per tu' di Sergio Corbucci, nel nuovo film di Pupi Avati, 'Ma quando arrivano le ragazze?', che dovrebbe uscire a gennaio. Ma forse, sono davvero solo casualita', occasioni: per il disco, racconta il 67enne Dorelli, ''mia moglie mi ha dato il tormento, voleva proprio che tornassi a cantare'', mentre per il cinema tutto e' nato dall'amicizia e dall'ammirazione per Pupi Avati, ''che mi piace molto come persona e regista, un po' all'antica, squisito''.
''Ho la fortuna di fare cio' che mi va, di decidere di cosa vivere - ha detto l'artista, per spiegare la prolungata assenza dalle scene piu' visibili - non sono un entusiasta di apparire, cosi' in questi ultimi anni ho deciso di dedicarmi solo al teatro, ma piu' che altro e' dipeso dalle proposte che mi sono arrivate''. Pare piu' seriamente motivato l'addio alla televisione, di cui Dorelli e' stato a lungo mattatore: ''sono andato via per motivi caratteriali - ha detto - bisognava accettare troppi compromessi e io non ne sono mai stato capace, in questo senso sono sempre stato un cane sciolto''. Non che il teatro, dove in questi giorni sta rifinendo la commedia 'I ragazzi irresistibili' (debutto al Manzoni di Milano il 12 gennaio 2005), sia un luogo paradisiaco tout court, pero' ''avere il primo nome in cartellone non ti legittima a dare il cattivo esempio''. In teatro, inoltre, c'e' ancora quella cura nel preparare gli spettacoli che a Dorelli sembra mancare nella Tv di oggi, ''dove tutto viene fatto in 2 o 3 giorni, mentre noi ci mettevamo una settimana, provando e riprovando''.
Anche il ritorno alla musica e' stato piuttosto casuale, sotto la spinta della moglie Gloria Guida e di un concerto tenuto il maggio scorso all'Auditorium di Roma, ''ma non avevo troppa nostalgia del canto - ha detto -, ho fatto tante commedie musicali in cui mi sono esibito, come 'Aggiungi un posto a tavola'''. Nonostante abbia inciso grandi successi, da 'Love in Portofino' a 'Lettera a Pinocchio' fino ad 'Arriva la bomba', Dorelli in 'Swingin'' ha preferito rileggere non i suoi, ma gli altrui classici, come 'My funny Valentine', 'Begin the beguine' di Cole Porter, 'Maria' di Bernstein, 'Night and day' di Cole Porter, 'new York new York', 'Una lunga storia d'amore' di Gino Paoli e 'L'immensita'', con cui nel'67 partecipo' a Sanremo con Don Backy. Un cd con tutte le caratteristiche della tradizione swing, a partire dall'orchestra di 51 elementi, la Roma Sinfonietta, e la collaborazione del maestro Gianni Ferrio. Sono le canzoni che l'artista ha conosciuto per prime, da bambino, quando il papa' cantante, dopo che la famiglia si era trasferita a New York, lo portava ai concerti dei grandi del tempo. ''In effetti c'e' molta influenza americana nel mio swing, forse perche' - ha raccontato - il primo cantante che ho visto in America, a 10 anni, era Nat King Cole''. ''Poi vidi Ella Fitzgerald, tanti altri, e Frank Sinatra, che pero' fu una delusione perche' - ha continuato, emozionato e divertito al ricordo - era senza voce e fece cantare un'altra interprete al suo posto. Il pubblico la contestava, le ragazze avevano gia' tirato i loro reggiseni a Sinatra, ma quando inizio' a esibirsi continuo' per oltre un'ora: era Peggy Lee, un colosso''.
Il disco, che esce nei negozi al prezzo di 10 euro e 90 centesimi, verra' anche distribuito in edicola, allegato a 'Tv Sorrisi e canzoni', ma difficilmente Dorelli riuscira' a presentarlo dal vivo, in un tour, visto che per i prossimi sei mesi sara' impegnato in teatro, campo dove lavora anche il figlio maggiore Gianluca Guidi, avuto da Giulietta Masiero. Si occupa di finanza, invece, il 33enne Gabriele, il figlio avuto da Catherine Spaak, mentre la ventenne Guendalina, bella come mamma Gloria Guida, va ancora all'universita'. Anche lei, come i fratelli, seguira' la sua strada, senza pressioni, ha concluso Dorelli che, invece, al cinema, interpretera' un padre frustrato, che scarica le sue ambizioni fallite sulla prole.
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