Teatro

''L'altramerica'' nel salotto pisano

''L'altramerica'' nel salotto pisano

Il 2 e 3 febbraio al Teatro Verdi di Pisa due giornate di incontri tra i protagonisti italiani della cultura nordamericana. Un originale convegno di studi introduce l'anteprima nazionale di ''Chi ha paura di Virginia Woolf?'', protagonisti Mariangela Melato e Gabriele Lavia. Nella 'due giorni' sarà proiettata una videointervista in esclusiva con Fernanda Pivano. Interventi musicali live di Theo Teardo. Le diverse iniziative proposte dalla Fondazione Teatro di Pisa intorno al tema de "l'altramerica", dalla mostra fotografica di Carlo Delli dedicata ai paesaggi tra Utah e Arizona, alla rassegna cinematografica, entrambe organizzate in stretta collaborazione con il cineclub Arsenale, arrivano al momento centrale degli approfondimenti e della riflessione, con i due pomeriggi di incontri che si terranno nel Ridotto del Verdi nei giorni 2 e 3 febbraio 2005 e che si preannunciano densi di testimonianze, stimoli, e strumenti di conoscenza. Data l'eccezionale compresenza di tre maestri del teatro americano del secolo scorso - Arthur Miller, Thornton Wilder e Edward Albee - nel cartellone 2004/05 della Stagione di Prosa del Teatro Verdi di Pisa, è nata l'esigenza di confrontare le percezioni di diverse americhe, dagli anni '50 ad oggi, attraverso differenti punti di vista, allargando la prospettiva teatrale con discipline come la storia, la letteratura, l'architettura, la psicoanalisi, la storia dell'arte. Patrocinata da Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Scuola Normale Superiore, ICFA - Italian Cultural Foundation of America, con il sostegno della COOP - Unicoop Firenze, l'iniziativa prevede dunque l'intervento di autorevoli testimoni della cultura americana, personaggi che hanno legato la loro esperienza biografica e professionale alla storia degli Stati Uniti: a partire dalle 15.30 di mercoledì 2 febbraio il prof. UGO MORELLI, docente presso la Trento School of Management e direttore scientifico del Master of Art and Culture Management, coordinerà il dibattito dedicato a "La voglia dell'America - Views from our bridge". Parteciperanno: BRUNO CARTOSIO, tra i più importanti americanisti italiani, docente di Storia dell'America del Nord presso l'Università di Bergamo, direttore della Rivista Internazionale di Studi Nordmericani "Àcoma”; ENRICO GROPPALI, autore e critico d'arte e di teatro; SEBASTIANO LO MONACO, attore e protagonista dello spettacolo inaugurale della stagione di prosa del Verdi, Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller; PAOLO RIANI, architetto, ex direttore dell'Istituto di Cultura Italiano a New York, fondatore dell'Italian Cultural Foundation of America (ICFA). Il pomeriggio di giovedì 3 febbraio invece, data la non casuale concomitanza col debutto - la sera stessa, alle ore 21 - del nuovo allestimento di Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, con Mariangela Melato e Gabriele Lavia, il tema del confronto tra gli ospiti sarà "La paura dell'America - Who's afraid American Wolf?". Dopo il saluto di WILLIAM W. MC ILHENNY, Console Generale presso il Consolato Americano a Firenze, interverranno: LUCIO MANISCO, già europarlamentare, nonché per lunghissimi anni corrispondente dagli USA prima per "Il Messaggero" poi per la RAI TV; FRANCO QUADRI, giornalista e storico del teatro, FERDINANDO SALLEO, ex ambasciatore italiano a Washington; LUIGI ZOJA, psicoanalista di fama internazionale che attualmente esercita a New York, oltre che, naturalmente, GABRIELE LAVIA. A guidare e mediare le voci degli intervenuti sarà FRANCO FARINA, operatore teatrale e docente nei Laboratori di Comunicazione dell'Università di Pisa. In entrambe le giornate verrà proiettata una videointervista con FERNANDA PIVANO, traduttrice, amica e ambasciatrice in Italia dei protagonisti dell'America dei beat, da Kerouac a Ginsberg, da Don Passos a Burroughs. L'originale e brillante videointervista, divisa in due parti secondo i temi delle due giornate, registrata in esclusiva a cura del Teatro di Pisa a Milano il 18 gennaio scorso, è una testimonianza singolare e preziosa dell'America Beat e della metamorfosi di un sogno che ha attraversato la vita politica e culturale della "Terra dell'abbondanza". Coerentemente con il disegno di un dibattito informale generato dallo scambio di testimonianze, piuttosto che dall'alternarsi di interventi preordinati, lo spazio del Ridotto sarà allestito come un salotto, grazie alla gentile collaborazione di Mobilcasa, con sedie divani e tavolino con brocca di caffè: una vera living room accoglierà gli ospiti e le loro testimonianze; il pubblico assisterà al dibattito come ad una performance, in silenzio, disposto intorno agli "attori". Il tutto avvolto nel tessuto musicale prodotto dal vivo dal musicista e performer TEHO TEARDO, autore delle musiche dei film di Salvatores (Denti e Nirvana) e del recente Lavorare con lentezza di Guido Chiesa, per cui è candidato ai Nastri d'argento 2005 per la miglior colonna sonora. Il lavoro di Teardo sottolineerà passaggi e interventi con una selezione di brani del secondo Novecento americano, rilanciando nuovi spunti per la conversazione, mentre il videoartista ALDO FILIPPI proietterà su uno schermo in fondo alla sala i volti e le loro testimonianze, alternando le immagini della diretta ad un'elaborazione video di alcune immagini significative dell'immaginario de "l'altramerica". Un'occasione unica e stimolante per viaggiare con la memoria nello spazio dei poeti e nella Storia, per capire cosa è cambiato, e cosa è rimasto, della voglia e dell'amore per l'America. (Foto dal Nostro Inviato Mauro Guidi)