STOCCOLMA - Quando lasciò lo star-system di Hollywood divenne celebre per la frase «Let me be alone» (lasciatemi stare sola). Ma in realtà Greta Garbo, soprannominata «la divina» o «The Face», il volto di Holliwood, s'isolò anche perché non poteva vivere con la sua amante Mimi Pollak, compagna all'Accademia d'arte drammatica di Stoccolma nei primi anni Venti.
CARTEGGIO - Lettere private tra le due donne sono state rese pubbliche in Svezia per festeggiare il centenario della nascita dell'attrice che negli anni '30 fu il volto più noto di Hollywood. Inoltre due mostre e un nuovo libro sulla vita della Garbo sono stati pubblicati in Svezia e rivelano che prima di partire per gli Usa, la futura attrice era ossessionata da sè stessa, depressa e aveva vergogna di suo padre che aveva un mestiere modesto (lavava i bagni). La Garbo, una volta in America avrebbe realizzato 27 film tra cui autentici capolavori come Anna Karenina, Mata Hari e Ninotchka prima di trascorrere una vita da reclusa per 50 anni. Queste lettere aprono una nuova e tragica luce sulla tormentata vita dell'attrice.
LIBRO - La Garbo mantenne una corrispondenza lunga 60 anni con l'amica PollaK e queste lettere sono state pubblicate nel nuovo libro di Tin Andersen Axell che s'intitola Bloody Beloved Kid (Cara bambina sanguinante). Il titolo del libro riprende le prime parole che la Garbo scrisse in una lettera del 1924 alla Pollak nella quale poi affermava : «La tua lettera ha prodotto una tempesta di passione in me». Anche il nome d'arte dell'attrice, Garbo, secondo quanto dice il libro, sarebbe stato inventato dalla Pollak, mentre l'attrice chiamava confidenzialmente l'amica Mimosa.
OSSESSIONE - L'attrice visse con ossessione l'amicizia con la Pollak che si sarebbe sposata nel 1928. La Garbo quando seppe del matrimonio scrisse: «Sogno un giorno di vederti e di scoprire che tu pensi ancora alla tua vecchia amante. Ti amo, piccola mimosa». Due anni dopo, quando la Pollak annunciò alla Garbo di essere incinta, la Garbo le scrisse: «Non possiamo fare nulla contro la nostra natura, come Dio l'ha creata. Ma ho sempre pensato che tu e io siamo una sola cosa ». Più tardi in un telegramma per gli auguri della nascita del figlio della Pollak, la Garbo scrive ironicamente «Incredibilmente orgogliosa di essere un padre».
MATRIMONIO - Due uomini almeno, Lars Saxon, editore svedese e John Gilber, star del cinema americano, avevano chiesto la mano della Garbo. Ma in una lettera scriveva a Saxon: «Rimarrò probabilmente sola per tutta la vita. 'Moglie' è una brutta parola».
LETTERE - Lo scambio di lettere tra la Garbo e la Pollak rende esplicito l'amore della prima per l'amica, anche se il carteggio lamenta l'assenza delle risposte della Pollak. Secondo alcuni studiosi della vita della Garbo, l'attrice avrebbe avuto relazioni lesbiche già dalla prima adolescenza . Il «Postal Museum» ha scovato una lettera che la quattordicenne Greta scrisse ad un'amica, Eva Blomgren e secondo la signora Anstrom, l'organizzatrice di una delle mostra a Stoccolma, la lettera «sembra essere stata scritta dopo un litigio tra amanti»
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