Teatro

L'INCONTRO CON ARTURO BRACHETTI

L'INCONTRO CON ARTURO BRACHETTI

La comicità prezzemolo della vita «Il problema non è tanto cosa è la comicità, il fatto è che quella cosa che chiamiamo 'il comicò ci accompagni nella nostra vita sempre, altrimenti è una tortura. La comicità, nel senso anche di ironia, è prezzemolo della vita». Lo ha detto Arturo Brachetti, considerato grande fantasista, ieri alla Fiera del Libro di Torino (la manifestazione si concluderà stasera). Brachetti inaugurerà la prossima stagione del Teatro Stabile di Torino, il 5 ottobre con il suo pluripremiato «L'uomo dai mille volti», visto fino ad oggi, in Francia, Svizzera, Belgio e Stati Uniti da un milione di persone, ma mai in Italia. «È uno spettacolo che gioca sul grandioso – ha detto l'attore davanti a 300 persone che hanno gremito la sala – anche se non è necessario il grandioso per ridere. Ma a me piace così, infatti porto nello spettacolo 80 trasformazioni, ad alta velocità, ovviamente». E che la pièce, premiata anche con il Moliere 2000», considerato l'Oscar del teatro francese, sia alla grande lo dimostra la grandezza dell'impianto scenico che viene trasportato da tre tir di 18 metri con l'ausilio di 18 assistenti, anche per via dei numerosi effetti speciali. «Amo il comico sia in teatro che in letteratura e lo cerco in ogni dove, perchè maestro di vita. La comicità guarisce dal cancro. Leggo i comici anche e soprattutto quando mi appresto a dormire, mentre libri più seri li leggo in quei momenti della giornata nei quali non ho nessuna intenzione di dormire».