Teatro

A Maddalena Crippa il premio ``Eleonora Duse``

A Maddalena Crippa il premio ``Eleonora Duse``

Dai palcoscenici della Brianza ai teatri di tutto il mondo, fino al riconoscimento più importante per un attore italiano; il premio Eleonora Duse. Nata a Montesiro di Besana Brianza, Maddalena Crippa è stata, infatti, premiata, il 18 ottobre al Manzoni di Milano, col riconoscimento che i critici dei grandi quotidiani assegnano ogni anno ad un’attrice di teatro. Istituito dalla Banca Popolare Commercio e Industria di Vigevano, il premio è alla sua ventesima edizione. Nella Giuria dell’edizione numero venti c’erano Gastone Geron, Maria Grazia Gregari, Renato Palazzi, Carlo Maria Pensa, Franco Quadri, Giovanni Roboni (morto nell’estate 2004) Ugo Ronfani. Dice la motivazione; ”Maddalena Crippa, attrice che nell’arco della carriera ha dato prova di talento eclettico, è stata designata dalla giuria quale miglior rappresentante del teatro italiano per la stagione 2003-2004”. Il nome di Maddalena si aggiunge ora a quelli di Giulia Lazzarini, Pamela Villoresi, Alida Valli, Lucilla Morlacchi, Anna Proclemer, Franca Nuti, Adriana Asti, Annamaria Guarnieri, Valeria Morriconi, Rossella Falk, Andrea Jonasson, Isa Danieli, Mariangela Melato, Stefania Felicioli, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic e Franca Valeri. A Maddalena era stato poi assegnato il compito di scegliere, tra la terna di giovani proposti dalla giuria, l’attrice emergente. La menzione d’onore è andata quest’anno a Francesca Bracchino. Nella breve introduzione Giuseppe Vigorelli, presidente della Banca, ha ricordato “tre assenze”. Giancarlo Cazzani, fondatore del premio, Giovanni Raboni, critico del Corriere della Sera, e Vittorio Crippa, padre di Maddalena, morto improvvisamente solo tre giorni prima. Sulla strada tracciata in precedenza dal padre, Alberto Cazzani ha continuato la “rilettura” di un pezzo della storia di Eleonora Duse. Gli anni raccontati nell’edizione 2004 erano quelli tra il 1898 e il 1900, i più intensi dell’amore con Gabriele D’Annunzio. “Per essere una grande attrice – diceva, tra l’altro, Geron nella motivazione del premio – il talento non è sufficiente. E’ necessario invece anche saper ascoltare il regista, e il pubblico. Maddalena è un’interprete impetuosa, febbrile, smaniosa del nuovo; come la Duse alla quale il premio è intitolato, ma predilige il lavoro di gruppo, il rapporto con la compagnia. Tutto questo si è manifestato sempre. Ancora di più quando, insieme al sodalizio artistico, ha costruito un rapporto affettivo con Peter Stein, uno dei grandi registi nel mondo, dall’estate 1999 suo marito. Interprete del grande teatro anche sui palcoscenici europei, Maddalena sa offrirsi al pubblico. Ha anche contribuito a costruire i nuovi testi del nostro tempo. La premiamo a Milano, dove ha cominciato la sua carriera con Giorgio Strehler. Avviata al teatro dal padre Vittorio, ha lavorato con molti compagni, tra loro Giovanni, suo fratello, oggi attore famoso (ha recitato fino al 4 novembre a Genova ne “la Centaura” con Mariangela Melato). Lunghissimo l’elenco della carriera; dal “Campiello” diretta da Strehler, alla “Medea” che l’ha vista protagonista, nell’estate 2004, al Teatro Greco di Siracusa, diretta da Peter Stein. Prossimo appuntamento “A sud dell’Alma”, spettacolo di canzoni, racconti e poesie, che Maddalena presenterà il 23 novembre al Rondinella di Sesto San Giovanni. Seguiranno Monza, e dal 30 novembre al 31 dicembre il Filodrammatici di Milano (vicino alla Scala). “Dedico questo premio a Vittorio, a mio papà, morto improvvisamente – ha detto Maddalena molto commossa – lui mi ha insegnato ad amare il teatro, ma mi ha insegnato anche i valori più importanti della vita; l’amore e l’amicizia”. E più avanti: ”Continuerò a recitare, e difendere questo teatro che in questo momento mi sembra in pericolo”. Poi Maddalena è “salita in palcoscenico”, presentando con una passione e una bravura commovente e travolgente un pezzo del nuovo spettacolo.