L'artista è colui che è in grado di far emergere, in maniera luminosa, la ricerca interiore finalizzata a scoprire quel particolare collegamento, situato all'interno del proprio corpo, tra le forze cosmiche e quelle primordiali della terra. Per ottemperare nel migliore dei modi a questo compito, viene dotato di strumenti capaci di far confluire questa energia alla parte più profonda del proprio essere, come negli ancestrali riti delle culture primitive, portandola nel quotidiano intrisa di emozioni, sentimenti, pathos ed eros, ovvero facendo ricorso al tango.
Tango metafora di passioni, ma soprattutto allegoria di questa ricerca che deve essere sempre in continuo evolversi, fino alla fine.
Questa, in poche parole, è l'essenza del teatro-danza che Silvia Vladiminsky ha cercato di trasmettere ai venticinque partecipanti, provenienti da Mondovì e dintorni, Cuneo, Torino, Genova e perfino Napoli, che nel week-end del 23/24 ottobre hanno preso parte al secondo stage di teatro-danza, presso la sede dell'Associazione Teatrale Astrolabio a Mondovì.
Il lavoro della giornata di sabato, dalle 15 in poi, è iniziato con la presa di coscienza del proprio corpo tramite il contatto con la terra. Questo esercizio si è sviluppato nello spazio, fino ad arrivare all'incontro con gli altri. Incontro vero, non convenzionale, basato su contatti puliti, con le varie parti del corpo, sguardi e profonda intimità, sempre nel rispetto della persona e senza mai essere invasivi.
In seguito si è operato sugli impulsi e sulle risposte di reazione, sempre con una musica di sottofondo, aggiungendo gesti inaspettati a queste storie immaginarie che prendevano forma.
Il passo successivo, quindi, è stato quello di trasferire la consapevolezza dei propri mezzi nel personaggio di un racconto che parte alla ricerca di un grande tesoro, nascosto dentro al suo cuore.
Alle 19.15, con lo scambio di opinioni ed impressioni si concludeva la prima parte del corso.
La seconda lezione iniziava, alle 9.30 della domenica, sviscerando il concetto curativo di questa forza cosmica capace di invadere e guarire il nostro essere. Ogni partecipante era quindi invitato a sanare il proprio organismo, per poi rivolgersi alle altre persone, sino a stabilire un contatto molto profondo, diritto fino al cuore.
La giornata proseguiva con una sequenza per canalizzare l'energia luminosa, attraverso gesti e posizioni specifiche, che poi si espandeva, ricorrendo a colori ed a elementi primordiali quali l'acqua, su tutti e tutto.
Un caleidoscopio di suggestioni estremamente intenso, un abbraccio di arcobaleni raggianti, un bagno di rinascita nei sentimenti più puri e più belli.
Tutto questo è solo una piccola parte di ciò che ognuno dei partecipanti ha ricevuto dalla Maestra Silvia, guida ed accompagnatrice nel personale cammino di ricerca di ogni alunno.
Teatro