Morgan Freeman l’aveva detto, un paio di mesi fa, durante l’ultimo Festival di Cannes: bisogna fare qualcosa per evitare che la pirateria online danneggi
il cinema nello stesso modo in cui ha danneggiato l’industria musicale. Ed è stato di parola.
Ieri l’attore premio Oscar per “Million Dollar Baby” ha presentato una nuova compagnia, la Clickstar, creata con l’intento di permettere su Internet il download legale di film in prima visione.
Formata da una joint venture tra Revelations Entertainment (la casa di produzione di proprietà dell’attore) e il gigante informatico Intel, Clickstar sarà operativa da gennaio 2006 e utilizzerà una tecnologia DRM della famiglia Microsoft Windows Media. Ma la vera novità, rispetto a servizi già esistenti come Movielink e CinemaNow, è che non si limiterà a vendere film di catalogo ma titoli di prima visione, in contemporanea con l’uscita in sala o con la distribuzione homevideo.
Proprio su questo punto si sta giocando la partita del cinema su Internet. I gestori delle sale cinematografiche e i DVD retailer vedono come un rivale pericoloso la distribuzione contemporanea online dei film. E la stessa posizione viene condivisa da una considerevole rappresentanza degli studios di Hollywood, che hanno paura di veder ridotti gli introiti del settore homevideo, da anni la maggior fonte di rendita dell’industria cinematografica.
Dall’altra parte, c’è chi come Morgan Freeman sostiene che ormai versioni non autorizzate dei film raggiungono le reti peer-to-peer addirittura prima dell’uscita in sala e quindi per contrastare la pirateria l’unica soluzione è offrire un’alternativa online legale. Come Clickstar. Oppure come quella studiata dall’imprenditore Mark Cuban che, in collaborazione con la casa di produzione 2929
Entertainment, sta finanziando una serie di film diretti da Steve Soderbergh che verranno distribuiti simultaneamente in sala, su Dvd e via Internet.
D’altronde, i produttori cinematografici non si trovano soltanto a dover far fronte alla pirateria telematica, ma anche alle prime crepe che si stanno aprendo nel dorato mondo dei Dvd. La scorsa settimana, Pixar è stata costretta ad abbassare le sue previsioni di profitto a causa dei deludenti risultati di vendita del Dvd del film “Gli incredibili”. E pochi mesi prima lo stesso era accaduto alla Dreamworks con “Shrek 2”.
La crescita impetuosa degli anni scorsi è ormai un ricordo e il pubblico sembra in procinto di mutare le sue abitudini. Per questo, oltre a Internet Hollywood sta tenendo d’occhio altri possibili canali di distribuzione, come i telefonini, le nuove Playstation portatili o, in prospettiva futura, un lettore simile all’iPod in grado di riprodurre anche i video.
Di Luca Castelli
Teatro