Teatro

MUTI: UN MINUTO DI SILENZIO PER LA TEBALDI

MUTI: UN MINUTO DI SILENZIO PER LA TEBALDI

Il maestro ha dedicato al soprano scomparso ieri la replica di "Europa riconosciuta" e le ha rivolto parole affettuose e commosse. Il Maestro Riccardo Muti, nella replica di ieri di "Europa riconosciuta" di Salieri in scena al Teatro alla Scala, ha dedicato parole molto affettuose al soprano Renata Tebaldi, scomparsa ieri 19 dicembre, e ha chiesto al pubblico e ai musicisti un minuto di raccoglimento. Un momento di profondo silenzio, colmo rispetto e scaturito in un lungo applauso finale. Appena entrato in palcoscenico, Muti ha zittito gli applausi che lo avevano accolto e, senza microfono, ha detto: "Come molti di voi hanno saputo, la scorsa notte è mancata Renata Tebaldi e oggi per tutti noi, musicisti e appassionati d'opera, è un giorno di grave lutto, non solo per la Scala, che lei tanto amò, ma per tutto il mondo musicale". "È inutile oggi sottolineare l'importanza della presenza di una grande artista che ha portato alta nel mondo operistico - ha proseguito il Maestro - la sua voce, definita da Toscanini 'voce d'angelo'. Tutti, oggi, grazie alle incisioni, abbiamo la fortuna di ascoltare la sua voce così particolare, mediterranea e piena di pathos." Dal rimpianto per l'artista perduta, Muti è passato al ricordo della persona, perché "la signorina Tebaldi, come voleva essere chiamata, era un'anima semplice, proveniva da una famiglia semplice ed operosa e, come tutte le anime semplici era una gran signora". "È molto difficile iniziare quest'opera che lei - ha aggiunto Muti - voleva tanto ascoltare: pur conoscendo il suo male, voleva vedere a tutti i costi la Scala riaperta. Mi hanno detto che il giorno dell'antivigilia della Prima, all'improvviso si era sentita meglio e aveva detto 'non ce la farò per la Prima, ma in una replica potrò rivedere la mia Scala'". Oggi Renata Tebaldi non può essere con noi fisicamente, ma lo è nel modo più alto, con gli occhi dello spirito e le dedichiamo, con forte valore simbolico,l'esecuzione di 'Europa riconosciuta', l'opera che aprì la Scala nel 1778".