Teatro

Napoli: la Regione diventa partner del Teatro Trianon

Napoli: la Regione diventa partner del Teatro Trianon

Un nuovo partner per il Trianon, il Teatro della canzone napoletana. È la Regione Campania, che con lo stanziamento di oltre 2 milioni di euro entra a far parte della società che ha ridato vita a uno dei luoghi storici della tradizione teatrale e canora partenopea, col duplice obiettivo di rafforzare l’opera di rilancio del cuore antico di Napoli e avviare processi di socializzazione e aggregazione in una delle aree particolarmente disagiate della città. «Con il nostro ingresso nel Teatro Trianon - spiega il presidente Antonio Bassolino - vogliamo fare in modo che questa bella struttura diventi sempre di più un centro culturale importante per tutto il quartiere, per la città e per la regione. Dobbiamo infatti puntare ad una programmazione che valorizzi sia le tradizioni che le nuove tendenze teatrali, musicali e culturali di Napoli e della regione. Un teatro, insomma, che si trasformi in un polo di attrazione culturale aperto al quartiere, alle scuole, alla parrocchia, alle associazioni e, contemporaneamente, ai cittadini e alle migliaia di turisti che visitano il centro antico». La Regione Campania entra così a far parte della Trianon SpA, già partecipata dalla Provincia di Napoli: con l’approvazione della delibera di Giunta, proposta dagli assessori al Turismo e Spettacolo, Teresa Armato, e al Bilancio, Luigi Anzalone, verrà acquistata parte delle quote societarie di Diego e Gustavo Cuccurullo, eredi della famiglia che nel 1940 rilevò il teatro. «Il Teatro Trianon - dichiara l’assessore Teresa Armato - ha accompagnato la storia di cadute e rinascite di Forcella, e la sua riapertura è stata il segnale concreto della volontà di cambiamento di questo quartiere. Col nostro ingresso nel Teatro potremo valorizzare ancora di più, dunque, gli aspetti sociali e ‘civili’ di una struttura tanto significativa». Inaugurato nel 1911, il Trianon ha ospitato i più grandi nomi della storia dello spettacolo, dalla compagnia di Eduardo Scarpetta alle esibizioni canore di Armando Gill ed Elvira Donnarumma, passando per Totò e i fratelli De Filippo. Da tempio della commedia e dell’avanspettacolo, nel 1947 diventa cinema e, dopo un lungo periodo di chiusura, rinasce due anni fa con spettacoli di respiro nazionale e della più antica tradizione popolare. Caratterizzata dall’unicità dell’offerta, l’attività del Trianon si articola su produzioni teatrali proprie. Lo spettacolo “Suggestioni sonore” del direttore artistico Peppe Vessicchio ne è un esempio, mentre è recente il successo al Piccolo di Milano, della “Cantata dei pastori”, premiata come miglior commedia musicale dell’anno dall’Ente teatrale italiano del teatro. Tra i nomi che hanno calcato il ritrovato palcoscenico Lina Sastri, Katia Ricciarelli, Eugenio Bennato. L’inaugurazione, nel dicembre 2002 con “Eden Teatro” di Raffaele Viviani, fu anche occasione per presentare la mostra su Enrico Caruso, ricca di documenti dell’epoca, costumi di scena e altri cimeli legati al famoso tenore. Attualmente, invece, è in fase di preparazione una mostra sulla storia della canzone napoletana. «Il Trianon - prosegue la Armato - s’è andato consolidando in questi ultimi anni come la vera e propria casa della canzone napoletana, con l’organizzazione di una serie di appuntamenti turistici e culturali di grande rilievo e con un’incessante attività di promozione della nostra tradizione culturale in Italia e all’estero. Tutte queste iniziative hanno visto la partecipazione della Regione, dunque il passo che abbiamo fatto è coerente con un percorso di collaborazione già intrapreso da tempo e che viene consolidato in modo decisivo, per dare a Forcella un futuro fatto di turismo, cultura e, in definitiva, progresso sociale ed economico». Particolarmente soddisfatto l’amministratore della società, Gustavo Cuccurullo. «Si apre - afferma - una nuova fase nella vita del Trianon. L’intento, da parte delle istituzioni, di creare nuove occasioni di aggregazione e dare nuovo slancio alla nostra cultura musicale e teatrale si associa agli sforzi profusi dal principio della nostra avventura. Infatti, abbiamo intrapreso il progetto di riapertura del Trianon proprio con l’intenzione di offrire a Forcella e alla città rilancio culturale, sociale ed economico. Non avrebbe avuto senso come operazione esclusivamente imprenditoriale. L’annuncio giunge purtroppo insieme alla notizia di un ennesimo omicidio nella zona: tale coincidenza ci spinge ancora di più a lavorare, da oggi con il contributo della Regione, per la rinascita della città».