Teatro

Niente attrici, è solo gioco le bambine in fila per Benigni

Niente attrici, è solo gioco le bambine in fila per Benigni

Occhi scuri e corporatura esile. Sono state alcune centinaia le ragazzine fra i 5 e i 12 anni che hanno risposto all´annuncio della Melampo, la casa di produzione cinematografica dell´ultimo film di Roberto Benigni. E ieri hanno affollato la sala del Teatro Prati, in via degli Scipioni, dove tutto il giorno si sono svolte le prime selezioni. Per oggi, secondo e ultimo giorno di casting, è previsto lo stesso copione: mamme e papà in uguali proporzioni, qualche zia o fratello maggiore a seguito e le piccole aspiranti attrici in un campionario di sbadigli, patatine, occhiali da sole e treccine. Non è ancora l´età delle aspirazioni, ma poco ci manca: «La mia attrice preferita è Sabrina Ferilli - dice Martina, una bimba di 6 anni del quartiere Centocelle, accompagnata dalla mamma Tamara Bressi, 31 anni, casalinga e dalla sorellina Marica nel passeggino - però da grande vorrei fare la velina... «. La mamma sorride orgogliosa, la piccola accenna un passo di danza. E Benigni, lo conosci, hai visto i suoi film? «Sì - fa la bambina con due occhi vivacissimi - mi è piaciuto molto Pinocchio e anche quello della Sicilia... come si chiama?». Johnny Stecchino. «Eh, quello!». La vita è bella l´hanno visto solo le bambine più grandi, come Miriana, di otto anni, che ha la mamma insegnante in una elementare di Ladispoli: «Ho fatto proiettare La vita è bella a scuola - spiega Maria Paola Antonacci, la madre - e anche Miriana lo ha visto. Non è qui per diventare un´attrice: se venisse scelta sarebbe una bella esperienza a livello umano». È d´accordo Patrizia Pigliacelli, operatrice di un call center a Torraccia: «E´ un gioco, e deve rimanere tale: a mia figlia Valentina non ho detto molto, per non caricarla di aspettative, ma se dovesse essere scelta sarei felice di starle accanto». Dentro, nella sala dalle poltrone rosse, c´è la "signora" del casting, Barbara Giordano, che esamina le bambine una ad una: non si tratta ancora di veri provini, solo vengono scattate delle foto, di fronte e di profilo, qualche domanda generica, ma non sempre. A Giulia piace essere fotografata: suo papà ne ha portato la prova: «Vede, ha già avuto la sua prima copertina - dice Mario Turchetti, operaio di 34 anni, mostrando una rivista patinata dove la sua bambina, di 6 anni, è ritratta con un cappello da Babbo Natale - è un po´ fanatica la mia piccola così ho deciso di portarla qui». Il titolo del film è stato annunciato nei giorni scorsi dall´attore francese Jean Reno, arruolato nel cast da Benigni: è La tigre e la neve. Tolte alcune indiscrezioni che vorrebbero la vicenda ambientata in un paese mediorientale in guerra, sul film e buio completo. Eppure la sceneggiatura che il regista toscano sta scrivendo con Vincenzo Cerami è alle ultime battute, visto che le riprese potrebbero iniziare alla fine dell´estate. Possibili set: le vicinanze di Napoli e la Tunisia.