E' stato progettato da Gregotti insieme ai “nuovi dipartimenti” di viale delle Scienze, ma non era mai stato utilizzato per la sua funzione né attrezzato. Stamattina il Teatro Nuovo è stato inaugurato con una mostra di fotografie di Marco Ferreri – lo studente di Lettere scomparso tragicamente due anni fa – e con un concerto di alunni del Dams, il corso di laurea in Discipline dell’arte, musica e spettacolo.
Una festa cui hanno partecipato il rettore Giuseppe Silvestri, il direttore amministrativo Mario Giannone, il preside della facoltà di Lettere (cui il Teatro è stato assegnato) Giovanni Ruffino, il presidente del corso di laurea in Dams Paolo Emilio Carapezza, il preside di Economia Vincenzo Lo Jacono, numerosi docenti e dirigenti dell’ateneo, e alcuni esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo palermitano: dal cabarettista Gianni Nanfa al presidente dell’associazione Teatri aperti ed ex assessore alla Cultura del Comune Francesco Giambrone.
Tutti insieme per celebrare la nascita di un nuovo spazio polivalente che ospiterà un fitto calendario di mostre, concerti, spettacoli teatrali organizzati dalla facoltà di Lettere e aperti alla città. Duecento posti tra platea e una sorta di loggione, munito di camerini, il Teatro Nuovo si trova all’interno dei nuovi dipartimenti di Biologia, tra l’edificio 16 e 17, e comunica con un anfiteatro all’aperto da trecento posti. “Uno spazio culturale – dice il preside Ruffino – che ospiterà le proposte teatrali, musicali, artistiche che arrivano dagli studenti dell’ateneo ma che si propone di essere aperto alla città e ai suoi contributi”. Domani alle 18 in calendario c’è Mimmo Cuticchio.
L'inaugurazione, organizzata dal corso di laurea in Discipline della musica, ha previsto un concerto dei quattro giovani compositori palermitani Sergio Belluccia, Daniele Caibis, Marco Crescimanno e Marco Spagnolo - laureati e laureandi del Dams – e del “Laboratorio di Etnomusicologia” che ha eseguito musiche siciliane di tradizione orale: si tratta di un gruppo formatosi all'interno di una esperienza didattica condotta in facoltà con l’etnomusicologo Girolamo Garofalo che ha consentito di affrontare repertori appresi attraverso registrazioni originali rilevate “sul campo”: dai canti dei contadini a quelli dei carrettieri, dalle novene di Natale ai canti polivocali della Settimana Santa, dalle serenate alle storie di santi. Alle bianche pareti del Teatro la mostra fotografica "Visto da Marco", esposizione di venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Marco Ferreri, giovane studente di Lettere scomparso tragicamente due anni fa, iniziativa fortemente voluta dalla facoltà.
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