Un metodo nato negli Stati Uniti e che si sta diffondendo anche in Italia: senza vincoli virtuosistici, l'obiettivo è solo esprimersi
E' esplosa a Milano la passione per una nuova forma di teatro, che si basa sulla collaborazione tra attore e spettatore: si tratta del Play Back Theatre, un metodo di improvvisazione teatrale nato negli Usa negli anni Settanta e che ormai ha saputo contagiare con la sua carica espressiva molte nazioni europee.
«Nel Play Back Theatre uno spettatore racconta una storia o un'esperienza della sua vita e gli attori la rappresentano rimandando al pubblico le emozioni che la storia contiene», dice Anna Ruschena, direttrice di psicodramma e conduttrice dei corsi di Play Back Theatre.
L'appuntamento per i corsi è ogni giovedì sera alle 21 nel laboratorio artistico della signora Ruschena e il gruppo dei partecipanti è molto eterogeneo, sia per età - si va dai 25 ai 60 anni - che per occupazione. «Ormai sono due anni che il giovedì sera vengo qui a esercitarmi - dice Stefano, ingegnere di 35 anni - e anche se certi giorni sono stanco mi faccio forza e vengo lo stesso perché so che dopo la lezione sarò soddisfatto e rilassato».
La serata comincia con un leggero riscaldamento basato sulla mobilizzazione del corpo, dopo il quale inizia l'esercitazione vera e propria: il tema della lezione cambia a ogni incontro e spesso sono i partecipanti stessi che di volta in volta scelgono l'argomento cui vogliono dedicarsi.
«Le storie che preferisco rappresentare - dice Sandro, impiegato di 32 anni - sono quelle dove posso sperimentare ruoli che sono distanti dalla mia personalità, come il marito geloso o il ragazzo disinibito: questo mi permette di vedere le cose da un'altra prospettiva e di migliorare la mia capacità di esprimere quello che sento. Mi sono interessato al Play Back Theatre per superare la timidezza e in questi due anni ho ottenuto un cambiamento graduale che mi è servito a lasciarmi andare di più alle mie emozioni». Ed effettivamente nel Play Back Theatre i vincoli tecnici sono ridotti all'osso ed è lasciato libero spazio alla creatività espressiva degli attori che possono così esplorare le proprie capacità comunicative senza sottostare alla rigidità di un copione preciso.
Alessandro, studente di filosofia, racconta: «L'anno scorso volevo iscrivermi a un corso di teatro per dare voce alla mia creatività e dopo qualche tentativo altrove mi sono avvicinato al Play Back Theatre perché è una forma di teatro più spontanea e immediata, lontana dal perfezionismo e dalla competitività del teatro tradizionale, e sicuramente più divertente».
In seguito alla frequentazione di un corso, sette anni fa sono nati i Lunamboli, compagnia di Play Back Theatre composta attualmente da 13 persone, tutte legate da una travolgente passione per questa nuova forma di teatro e da un profondo legame di amicizia. «L'aspetto delicato dei corsi è la formazione del gruppo - dice Monica, educatrice di professione e lunambola per diletto - e tra di noi si è creata subito una grande armonia che ci ha spinto a proseguire il cammino anche al di là del singolo incontro settimanale».
I corsi di Play Back Theatre condotti da Anna Ruschena ricominceranno a settembre sempre il giovedì alle 21 in via Pasteur 15 a Milano.
Per informazioni tel. 02/26147341 o 335/6647044.
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