Teatro

Politeama, il Comune dice addio all'hotel

Politeama, il Comune dice addio all'hotel

Rammarico dei soci privati che rilanciano però l'idea del roof-garden e puntano decisamente sull'auditorium a servizio del Conservatorio Il progetto di ristrutturazione non prevede la riapertura delle 20 stanze del vecchio albergo Il Politeama non sarà mai più un albergo. Ma forse avrà il roof-garden. È questa la prima decisione ufficiale presa dall'amministrazione comasca sullo storico teatro di viale Cavallotti, di cui Palazzo Cernezzi è di fatto proprietario detenendo il 78,4% delle azioni della società «Politeama srl». La sostanziale novità sulla via del recupero del vecchio edificio è emersa dall'ultimo confronto tra il sindaco, Stefano Bruni, l'assessore alla Cultura, Sergio Gaddi e il presidente della società di gestione del cineteatro, Ilvo Tolu. Proprio quest'ultimo ha illustrato le motivazioni alla base dell'addio definitivo alla funzione alberghiera dell'edificio. «Oggi come oggi, recuperare le camere del Politeama comporterebbe una enorme spesa a fronte di un'attività piuttosto limitata - sottolinea Tolu - Le stanze, infatti, non sono molte e comunque andrebbero radicalmente ristrutturate. Inoltre, non sarebbe semplice un domani far convivere una struttura polifunzionale con l'attività alberghiera che tra l'altro ha anche costi di gestione molto elevati». Per tutti questi motivi, le scelte dell'amministrazione si stanno già orientando verso altri orizzonti. «In linea di massima - dice il presidente della 'Politeama srl' - nei locali che un tempo ospitavano le stanze dell'albergo potrebbero trovare posto sedi di associazioni, laboratori musicali o teatrali, locali per i giovani. Insomma, attività che contribuiscano a mantenere vivo e 'vissuto' il Politeama del futuro per tutto l'arco della giornata». Intanto, mentre dalla parte pubblica della società di gestione è stata fatta una scelta di campo, anche i privati - il resto cioè dei soci, 69 in tutto che detengono il 21,6% delle azioni - non stanno a guardare. Per loro parla l'ingegnere Carlo Terragni, autore di un progetto per il nuovo Politeama. «Mi spiace che il Comune abbia deciso di abbandonare il recupero dell'albergo - dice Terragni - Nella prima fase progettuale io lo avevo considerato un aspetto ancora valido. In ogni caso, sono sempre più convinto che il futuro della struttura debba prevedere una grande e modernissima sala polifunzionale, incentrata soprattutto sulla musica, magari con un'attenzione particolare alle attività del Conservatorio». Musica e teatro ma non solo. Terragni guarda anche oltre. «Di sicuro, all'interno della struttura dovranno essere collocati un ristorante e una sala banchetti - insiste - L'attività del Politeama dovrà anche rendere, oltre che produrre, cultura di alto livello». A questo punto, l'ingegnere comasco tira fuori dal cilindro la vera a propria sorpresa ad effetto. «Nei miei progetti - rivela Terragni - il tetto del Politeama deve diventare un vero e proprio terrazzo sulla città. Sarebbe una cosa bellissima. Inoltre dall'alto, attraverso una serie di oblò, si potrebbe anche vedere il teatro all'interno, con una resa scenografica straordinaria». Per passare dai primi progetti alla realtà, però, servirà ancora tempo, visto che per contratto le attività del cinema proseguiranno fino a tutto il 2005. Soltanto dopo, il Comune sarà libero di intervenire sul Politeama.