Teatro

Quartullo si dimette

Quartullo si dimette

Era nell’aria già da tempo, il divorzio è ormai definitivo. Lettera aperta del direttore del Teatro Traiano, Pino Quartullo, al Sindaco. “Caro Sindaco, ho avuto modo di leggere un'intervista su “Il Tempo” (del 17 aprile 2005) rilasciata dall'avv. Tedesco, Assessore alla Cultura e Vice Sindaco di Civitavecchia, a proposito della appena trascorsa stagione teatrale del Traiano, che concludeva con una frase (virgolettata) dell'Assessore stesso: “Preferisco non parlare di Quartullo perché altrimenti dovrei fare soltanto polemiche”. Dopo una stagione teatrale di successo questo è l'unico apprezzamento che l'Assessore alla Cultura è stato capace di esprimere nei confronti del Direttore Artistico; se a questo aggiungiamo la recente, ingiustificata cancellazione della rassegna di teatro sperimentale "LA PRIMAVERA DEL TEATRO" (“Carnezzeria “ di Emma Dante, “Radio clandestina” di Ascanio Celestini, “Le Troiane” di Serena Senigallia) che si sarebbe dovuta svolgere in aprile e maggio al Traiano (e già annunciata con conferenza stampa al comune, compagnie contattate e date fissate) si delinea una situazione irrecuperabile e già da tempo compromessa. Peccato. Il mio incarico, nel 2001, avviò in maniera serena e stimolante, in tandem con l'Assessorato alla Cultura, un vasto progetto culturale: incontri con il cinema italiano, Scuola delle Arti, Festival di Artisti di Strada, spettacoli classici alle Terme, concerti, notevoli stagioni teatrali al Traiano, numerose esercitazioni-spettacolo, proiezioni, spettacoli nelle piazze, la nascita di una compagnia teatrale formata da artisti e tecnici civitavecchiesi, premi cinematografici vinti da allievi della scuola ecc… un progetto con la città a cui ho dedicato tanto tempo e passione e da cui mi sono fatto piacevolmente distrarre, per alcuni anni, dal mio lavoro e dalla mia carriera. Nonostante gli straordinari risultati raggiunti (o forse proprio a causa di questi), questo progetto con la città ha cominciato a restringersi e ad estromettermi (il Festival degli Artisti di Strada e il Festival delle Terme Romane, ridenominati "Rassegne” sono stati realizzati lo scorso anno senza la mia direzione artistica, con risultati che lascio giudicare ad altri). Ormai anche il mio ruolo all'interno del Teatro Traiano va sempre più riducendosi, le cose da più di un anno sono profondamente cambiate e di fatto non mi ritengo più il responsabile artistico dell'attività che viene svolta al Teatro Traiano: di numerosissimi spettacoli fuori abbonamento spesso non sono neanche informato (e ciò in contraddizione con quanto sancisce il mio contratto). Non mi riconosco più in un teatro che espone una raffica di comici e cabarettisti e rifiuta artisti come Emma Dante e Ascanio Celestini (ottenuti a costi bassissimi) a tutto discapito di un certo pubblico civitavecchiese. Non mi interessa un teatro che insegue il pubblico televisivo. Ci sono tantissimi altri motivi e ragioni che rendono inevitabili le mie dimissioni come Direttore Artistico: la cancellazione di speciali sconti e convenzioni per studenti con conseguente perdita di abbonamenti in galleria e balconate e mancanza di incentivo al pubblico giovane, la proibizione di redigere il giornalino mensile del teatro (esistente dal 1999, di nessun costo per il teatro e di grande aiuto pubblicitario per l'attività), l'avermi tolto la possibilità di stabilire le strategie di affissione nelle plance di mia invenzione per gli spettacoli in cartellone ecc, ecc. La lista delle motivazioni potrebbe continuare ancora molto a lungo, ma sarebbe tedioso e nauseante rendersi conto dell’ accanito piano registico attuato per "costringermi" a dimettermi. Purtroppo, caro Sindaco, mi rendo conto della tua difficoltà nel mantenere certi difficili equilibri politici, ma spero capirai anche la mia difficoltà a continuare a rivestire il mio ruolo in un clima veramente molto teso (basti ricordare alcune conferenze stampa in cui mi sono ritrovato da solo a presentare programmi di cui qualsiasi politico si sarebbe vantato). Nel congedarmi, vorrei però ringraziare sentitamente Te e la Giunta Municipale per l'importante opportunità culturale concessami in questi anni. Per quanto concerne la Scuola delle Arti, i corsi di sceneggiatura e regia sono iniziati da settimane, secondo il programma da me stilato, gli insegnanti sono già stati definiti fino a fine anno e il coordinamento dei corsi è portato efficacemente avanti da due ex allievi diplomati (Bonavolontà e Carlevaro) sempre nell'ambito delle attività dell'assessorato alla cultura. Per quanto riguarda invece il prossimo cartellone teatrale del Traiano, per la stagione 2005-2006, a cui sto lavorando da mesi, bisogna attendere che sia trascorso maggio per avere un quadro preciso e definitivo di tutte le compagnie italiane che si stanno formando. L'A.T.C.L. (Associazione Teatrale Comuni del Lazio), che da anni ci aiuta con un congruo contributo, saprà dare una valida consulenza al riguardo. Con profonda amarezza Ti porgo i miei più cordiali saluti ed allego alcuni versi di Umberto Saba tratti dalla poesia Il molo: "Per me al mondo non v’ha un più caro e fido luogo di questo… Né a te dispiaccia, amica mia se amore reco pur tanto al luogo ove son nato. Sai che un più vario, un più movimentato porto di questo è solo il nostro cuore". Pino Quartullo