Teatro

Sant'Arpino (CE): spettacolo scuola intern, attore comico

Sant'Arpino (CE): spettacolo scuola intern, attore comico

Venerdì 15 Ottobre alle ore 20:30 presso il Teatro Lendi si è tenuto lo Spettacolo conclusivo degli allievi della Scuola Internazionale dell’Attore Comico diretta dal Maestro di Commedia dell’Arte Antonio Fava, che hanno portato in scena l’opera “Mascherata pazza”. I ventisette attori, provenienti da ben quattro continenti, dunque, proporranno l’allestimento di chiusura del Corso (che rappresenta uno dei punti di eccellenza del programma “PulciNellaMente 2004” ) proprio sulle tavole della struttura che è stata la loro “casa” dal 30 Agosto scorso, e dove per ben sette settimane hanno imparato trucchi e tecniche della Commedia dell’Arte, di cui, come dimostrato nelle altre due uscite pubbliche in quel di Capua (Ce) e San Giorgio a Cremano (Na), già possono dirsi pienamente “padroni”. Grande la soddisfazione della direzione di “PulciNellaMente”, Elpidio Iorio, Carmela Barbato, Anna Marchesiello e Antonio Iavazzo e del Comune di Sant’Arpino con in testa il sindaco Giuseppe Savoia. E così anche i tanti appassionati atellani e del territorio campano, accorsi in massa alla lezione-spettacolo tenuta dal Maestro Fava domenica scorsa, potranno assistere ad uno spettacolo sotto diversi profili unico. “Mascherata Pazza” è un’opera divisa in più scene dove gli attori offriranno al pubblico le evoluzioni più recenti della Commedia dell’Arte le cosiddette “modernizzazioni”, partendo, tuttavia, dalle radici di tale genere teatrale, dalla Commedia del Nord Italia per arrivare alla Gabrielliana, abbracciando tutto il repertorio da loro studiato in questo mese e mezzo di lezioni. Ovviamente la conclusione del percorso didattico rappresenta anche l’occasione buona per tracciare un breve resoconto di queste intense settimane di lavoro col maestro Antonio Fava. E l’attore-regista di Reggio Emilia non esita a parlare di “un’esperienza professionalmente forte. Per me poter tenere le lezioni della Scuola Internazionale dell’Attore Comico nella terra atellana ha rappresentato un momento di notevole crescita personale. Per ben dieci anni- ricorda a mo’ di aneddoto il Maestro Fava- nella mia scuola abbiamo tenuto insegnamenti di Fabulae atellane, anche se alla fine abbiamo deciso di abbandonare questo filone perché tutti gli allievi, italiani o stranieri che fossero, non sapevano assolutamente nulla, neanche in termini nozionistici, di tale genere, e dunque tutto ciò ci costringeva a fare un lavoro molto dispendioso, e che per giunta alla fine non dava i risultati sperati. Tuttavia, al termine del periodo di lavoro qui a Sant’Arpino, è con immenso piacere che annuncio la decisione di riprendere a breve con grande entusiasmo nei miei stages il discorso sulle “Atellane”: Del resto, almeno in alcuni aspetti, tra le “Fabulae” e la Commedia dell’Arte ci sono dei notevoli punti di contatto. Ad esempio la struttura dei due generi teatrali è praticamente identica, e ciò fa dedurre una certa continuità storica, anche se per amore della verità va precisato come ci siano differenze sostanziali dal punto di vista linguistico, oltre che un buco storiografico di diversi secoli”. Passando ad un giudizio sugli allievi del corso, Fava è a dir poco entusiasta e non esita a parlare di “un gruppo ricco di talento e qualità sia individuali che collettive con cui sin da subito abbiamo potuto impostare un percorso didattico molto dettagliato e qualitativamente avanzato. Nonostante la loro giovane età, questi ragazzi si sono dimostrati già pienamente proiettati in quella logica professionale, requisito indispensabile per quanti affrontano un’esperienza come quella della Scuola Internazionale dell’attore Comico. Il nostro è stato, in fin dei conti, un lavoro di perfezionamento rivolto a quanti hanno già una buona esperienza teatrale complessiva, oltre che ovviamente delle innate doti artistiche”.