Oggi Spoleto si trasforma in un unico grande palcoscenico con un preview di altissimo livello con tre spettacoli di cui due in prima assoluta.
Si inizia alle ore 18,00 al Teatrino delle Sei con “Carne” di Juan Diego Puerta Lopez, con Luca Basto, Giacomo Costantini, Clelia Fumanelli, Marika Raggio e Paolo Summaria
“Stato di guerra. Proprio oggi, quando le parole di guerra, sulla guerra sono continue, pressanti e asfissianti, CARNE fa del silenzio il suo senso. Uno spettacolo sul silenzio delle parole, la rappresentazione carnale della guerra, quella che colpisce l’uomo e lo spoglia nel corpo e nella mente. La messa in scena del dolore irrazionale, quello puro e incontrollabile. La guerra come schiaffo alla coscienza ma anche come risveglio dal torpore dell’abitudine alla violenza.
Un’ora per tratteggiare nell’aria gesti, movimenti che disegnano segni che un conflitto, qualsiasi conflitto, lascia nelle piaghe dell’essere umano. Un’ora col fiato sospeso, nella contemporaneità dei suoni sapientemente miscelati, in uno spazio visivo che figura il deserto dell’animo. Alla fine un consapevole dolore. reale. sentito.”
Alle ore 21.00 e ore 23.00 al Teatro Romano “Interplay Dance Theatre”.
Interplay Dance Theatre Project è una sigla che unisce un gruppo di ballerini del Balletto dell’Opera di Vienna che vogliono affrontare nuove sfide legate a una scelta di avanguardia con lo stesso atteggiamento con cui affrontano i classici. Ogni sera, in due orari diversi presenteranno due distinti spettacoli con un progetto coreografico di Adler, Bombardo, Rohlik, Sarkissova e Tamburi con ballerini dell’Opera di Vienna.
I coreografi sono Nikolaus Adler, Claudi Bombardo, Iva Rohlik, Karina Sarkissova, Vanessa Tamburi. I ballerini sono Hanna Ahti, Martina Angioloni, Luciana Fuzzetti, Emmanuel Gazquez, Elisabeth Golibina, Mikel Jauregui, Kirill Kourlaev, Maxime Lachaume, Igor Milos, Shoko Nakamura, Jaimy Van Overeem, Natalia Palshina, Alessandra Pasquali, Eno Peci, Alba Sempere, Mihail Sosnovschi, Patricia Tichy.
Alle ore 22.30 al Teatro Caio Melisso in anteprima si potrà gustare la Palast Orchester e Max Raabe.
L’orchesta ha riportato in auge la musica degli anni Venti e Trenta questo giovanissimo cantante tedesco che si rifà a un repertorio antico ma non disdegna puntate nella musica anche leggera dei nostri giorni.
Max Raabe con la sua Palast Orchester fa entrare lo spettatore, fin dal suo studiatissimo look, nel suo straordinario mondo che ricorda la suggestiva Berlino del primo dopoguerra.
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