Al Teatro Smeraldo di Milano approdano l'armonia, la musica, la danza e il... "rumore metropolitano" dello straordinario gruppo inglese di ballerini, acrobati e percussionisti
Dopo l’eccezionale successo ottenuto nelle scorse stagioni, torna "Stomp" (Teatro Smeraldo di Milano da questa sera 24 marzo), uno tra i più rivoluzionari ed entusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi anni. Senza trama, personaggi né parole, "Stomp" mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensamente ritmica i rumori della civiltà contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini, percussionisti, attori, acrobati di "Stomp" danno voce ai più “volgari” oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, riciclandoli ad uso della scelta in un ciclone di ironia travolgente.
L’irresistibile esperienza di "Stomp", che nasce a Brighton (Inghilterra) nel 1991 dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNocholas, ha trionfato in questi ultimi anni nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo. Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, Stomp è danza, teatro e musica insieme. E’ un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini. E’ circo, rito tribale, cultura del rumore, che si fondono in un’opera metropolitana. E’ mega-balletto, con la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap. E’ l’umorismo del cinema muto dato in prestito alla Pop Art.
E’ comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. E’ sfida ecologica allo spreco urbano. E’ trasgressione heavy metal e satira anti-inquinamento. La loro missione? Liberare, attraverso il ritmo, i suoni più comuni e per questo più sconosciuti dell’epoca contemporanea. Infine, "Stomp", è la violenza e l’intensità del ritmo che muove il mondo del Duemila...
L’irresistibile esperienza di "Stomp", che nasce a Brighton (Inghilterra) nel 1991 dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNocholas, ha trionfato in questi ultimi anni nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo. Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, Stomp è danza, teatro e musica insieme. E’ un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini. E’ circo, rito tribale, cultura del rumore, che si fondono in un’opera metropolitana. E’ mega-balletto, con la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap. E’ l’umorismo del cinema muto dato in prestito alla Pop Art.
E’ comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. E’ sfida ecologica allo spreco urbano. E’ trasgressione heavy metal e satira anti-inquinamento. La loro missione? Liberare, attraverso il ritmo, i suoni più comuni e per questo più sconosciuti dell’epoca contemporanea. Infine, "Stomp", è la violenza e l’intensità del ritmo che muove il mondo del Duemila...