Teatro

Teatro: 4 chiacchiere con Claudio Marmugi. In esclusiva.

Teatro: 4 chiacchiere con Claudio Marmugi. In esclusiva.

Prima di iniziare lo spettacolo “Sabotage 2005” che si è svolto ieri sera nella splendida cornice del Parco delle Terme di Casciana Terme (PI) ho intervistato in esclusiva l’interprete ed autore del monologo: Claudio Marmugi. Livornese, 31 anni, cabarettista, regista, autore, laureato in lettere (quasi se ne schernisce), inizia la carriera artistica nel 1989 con il cortometraggio “Cocktail”; è l’Uomo dei Plagi di Zelig OFF e Zelig Circus e dal 1989 collabora con il giornale satirico “ Il Vernacoliere” di Livorno. - Claudio, perché i tuoi nemici giurati sono il mondo della televisione, della musica e del cinema? Sono contro la cultura di massa, lo spettacolo nasce per andare tra la gente ed ho accettato di lavorare senza agenzia per sfuggire ad ogni forma di omologazione. Predico un ritorno alla individualità. - Lo spettacolo si chiama Sabotage 2005, perché ? Tradotto alla lettera significa “ sabotaggio”, lo spettacolo deve prima di tutto fare ridere, il testo tutto scritto da me si può dividere in due momenti: un primo momento distruttivo in forma comica e satirica di tanti luoghi comuni della nostra cultura ed un secondo momento, costruttivo e riflessivo, quando lo spettatore a casa ripensa a quanto sentito. - Claudio, quali sono i tuoi progetti a breve ed il sogno nel cassetto? Portare in tutta Italia questo spettacolo ed avere la possibilità di intervenire in alcune trasmissioni televisive. Nel futuro mi farebbe piacere passare alla regia ed alla scrittura di testi. Poco dopo Claudio è salito sul palco ed ha iniziato ad interagire con il pubblico per fare la conoscenza dei propri ascoltatori e per trovare l’accordo mentale che di lì a poco ha fatto iniziare un mondo di risate. Il monologo che è durato più di un’ora e mezzo, ha spaziato dalla pubblicità, alla televisione sottolineando la cultura omologata che ci inonda ogni giorno ma le gag più sentite sono scaturite dall’analisi di fatti reali che avvengono intorno a noi, dall’analisi di notizie curiose presenti sui giornali, dagli avvisi improvvisati su sgangherati cartelli affissi nei bagni di ristoranti, bar e nell’ingresso di condomini. Molto interessante ed applaudite dal pubblico alcune macchiette della cultura vernacolare livornese, graditi anche i remakes dei Plagi musicali già presentati a Zelig. L’intensità scenica è stata uniforme per tutto lo spettacolo,Claudio Marmugi ha tenuto la scena da consumato professionista ed il pubblico si è molto divertito: come mi aveva preannunciato l’autore-interprete, stamattina quando mi ha salutato la portinaia mi sembrava un’altra persona.