Teatro

Teatro Bonci, Cesena, oltre 30.000 spettatori

Teatro Bonci, Cesena, oltre 30.000 spettatori

Cresciuta la "voglia di teatro" nel 2003-2004 Cresce a Cesena la voglia di teatro: lo confermano i numeri del Bonci. Mentre si sta avviando ormai alla conclusione con "Salmagundi", lo spettacolo degli allievi della Scuola Europea di Formazione dell’Attore, la stagione 2003-2004 rimarrà negli annali del teatro cesenate come una di quelle da ricordare, perché ha segnato il ritorno del grande pubblico. Ne avevamo già avuto sentore durante la campagna abbonamenti quando, in contro tendenza rispetto a tutti gli altri teatri d’Italia, abbiamo registrato un aumento del 33% dei sottoscrittori rispetto all’anno precedente. "Il trend è stato confermato anche nello svolgimento della stagione: in particolare, abbiamo visto una partecipazione più consistente da parte del pubblico giovanile, e sono tornati, dopo anni, pullman di spettatori provenienti da altre città romagnole - spiega l’assessore alla Cultura Daniele Gualrdi -. Segno che la qualità dell’offerta del teatro Bonci è in grado di attirare un pubblico diversificato ed esercitare attrazione in un bacino più ampio di quello semplicemente cittadino". I numeri sono piuttosto significativi circa il gradimento fatto registrare dal pubblico. Per quanto riguarda la prosa (compresi gli spettacoli del cartellone d’essai e della ricerca) si sono registrati complessivamente 30.696 spettatori (2851 in più rispetto allo scorso anno) con una media di 529 spettatori a serata. Molto apprezzato il balletto, che ha visto il tutto esaurito ad ogni appuntamento in programma. Complessivamente il cartellone musicale, comprendente sia i concerti che la danza, ha registrato 10.300 spettatori, con un incremento del 6% rispetto alla stagione 2002/2003. "Questi risultati confermano la validità delle proposte in cartellone - conclude Gualdi -e si può tranquillamente affermare che dal Bonci è passato quest’anno il meglio dell’attuale panorama teatrale italiano. E questa linea verrà seguita anche per il prossimo cartellone, al quale Ert sta già lavorando, muovendosi sempre sul duplice binario di rilettura dei classici e di scoperta di autori moderni".