Teatro

Teatro Insieme, la Rete aretina: sinergia per lo spettacolo

Teatro Insieme, la Rete aretina: sinergia per lo spettacolo

Sette compagnie, cinque teatri, un unico cartellone e quasi 30mila spettatori. Zoppi: “13mila euro per crescere ancora. Dove il sistema funziona tutto il territorio ne trae beneficio”. La Rete teatrale aretina come buon esempio di sinergia per lo spettacolo. Il sistema, che raccoglie sette compagnie e cinque teatri della provincia di Arezzo, si è classificato primo (a pari merito con la rete pisana) nella graduatoria stilata dalla Regione nell’ambito del progetto ‘Sipario aperto-Teatro insieme’, mirato a promuovere e incentivare i sistemi teatrali che fanno produzioni di qualità. I 13mila euro di contributo regionale vanno a premiare una realtà dove si è compiuto lo sforzo di armonizzare il lavoro di soggetti diversi ed eterogenei. Questa intesa ha sviluppato coproduzioni, progetti comuni nelle scuole, laboratori trasversali che hanno fatto in modo che ognuno portasse il miglior contributo possibile al raggiungimento comune di un obiettivo di qualità. E il pubblico ha premiato tutto questo, dato che gli spettatori nella stagione 2003-2004 sono stati ben oltre 28.000. “Rete è una delle nostre parole chiave – dice l’assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi - nello spettacolo come nella gestione dei musei, delle biblioteche, degli spazi di arte contemporanea. Fare sistema valorizza il territorio nel suo insieme e permette di sfruttare al meglio le risorse. Quella della rete aretina è una realtà che dimostra come, unendo le forze, si possano raggiungere risultati di alta qualità”. Il riconoscimento del lavoro svolto sarà inoltre uno stimolo per la Rete a fare ancora di più per creare sinergie, anche con le altre realtà della regione. La Rete aretina, che gestisce il Teatro di Bucine, quello dei Ricomposti di Anghiari, quello dei Dovizi di Bibbiena, IL Teatro comunale di Pieve Santo Stefano, il Teatro Verdi di Monte San Savino e importanti sale come la Sala Audiovisivi di Anghiari e la Libera Accademia del Teatro di Arezzo, comprende le compagnie Diesis Teatrango, NATA, Libera Accademia del Teatro, Capotrave, Teatro di Anghiari, Le Officine della Cultura e il Teatro Popolare d’Arte, associazione, quest’ultima, che con la Regione porta avanti da anni i progetti per il Teatro in Carcere ed ha ottenuto all’interno degli istituti di pena ottimi risultati artistici, tanto da essere considerata, con la Compagnie della Fortezza di Volterra, una delle principali compagnie d’arte in carcere della Toscana. “Conosciamo – precisa l’assessore Zoppi - le potenzialità delle varie realtà che compongono la Rete. Si tratta di compagnie nate in maniera diversa e con fini diversi, che hanno puntato su un obiettivo comune: sviluppare la produzione teatrale del territorio, promuovendo non soltanto i propri spettacoli e la propria attività, ma anche laboratori scolastici, extrascolastici e varie attività per la formazione del pubblico. Siamo felici di questa capacità di iniziativa, nella speranza che la rete possa crescere ancora e rappresentare un buon modello per altre realtà”. Nella stagione 2003-2004 la Rete aretina ha promosso 8 stagioni teatrali, 7 rassegne-eventi, più di 120 repliche con un totale di 9000 spettatori, 9 stagioni teatrali per ragazzi con 62 spettacoli e 8730 spettatori, 126 laboratori scolastici per 1977 studenti che hanno recitato in 453 saggi per 6800 spettatori, 46 laboratori extrascolastici 115 partecipanti e 4078 spettatori.