Teatro

Teatro lirico sperimentale: una città dello spettacolo

Teatro lirico sperimentale: una città dello spettacolo

Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto è in questi giorni un laboratorio delle arti, una vera e propria fucina del teatro d’opera, una città dello spettacolo, dove registi, cantanti, direttori e professori d’orchestra provano per la Stagione Lirica 2005 che leverà il sipario il 15 settembre con Lucia di Lammermoor; dove scenografi, tecnici, datori luce, direttori di palcoscenico, macchinisti, lavorano agli allestimenti affinché la meravigliosa "macchina del teatro"” funzioni alla perfezione; dove costumisti, sarte, truccatori, parrucchieri provano i bellissimi costumi che arricchiranno le messe in scena delle tre opere. Un fermento creativo e operativo che già preannuncia e promette una Stagione Lirica densa e soprattutto di successo. Ormai da giorni sono giunte a Spoleto le mastodontiche scene della inaugurale Lucia di Lammermoor, dell’allestimento del Teatro Pisa con cui lo Sperimentale ha da anni importanti e intensi rapporti di collaborazione, che hanno avuto bisogno di ben due tir per il trasporto. Imponenti, ma eleganti ed essenziali, le scenografie del capolavoro donizettiano sono state disegnate da Gabbris Ferrari che firma anche la regia e i costumi. In una semplice ma emblematica pedana centrale, che di volta in volta si trasforma in foresta, tavolo per il banchetto nuziale, talamo e letto di morte per i due infelici amanti è l’elemento scenico “di volta” su cui si dipana tutta la vicenda di Lucia di Lammermoor che come già detto inaugura la Stagione Lirica Sperimentale giovedì 15 settembre (ore 20.30) al Teatro del Complesso Monumentale di San Nicolò per replicarsi venerdì 16 (ore 20.30), sabato 17 (ore 20.30) domenica 18 (ore 17.00). Una pedana movibile su cui si stagliano bellissime macchine teatrali, ponti levatoi, simulazioni di mura antiche, di intricate foreste intrise di drammi sentimentali e familiari,. E a sottolineare tutte le vicende solo pochi attrezzi, come calici, spade, stemmi, fiori, a simbolo della tragedia che a mano a mano si svolge. Una scenografia, in sintesi, quella di Ferrari e del Teatro di Pisa, evocativa, dove la pedana che campeggia al centro la scena è una sorta di leit motiv, rispettando così le intenzioni musicali e drammaturgiche del primo grande Donizetti serio che voleva un’opera poeticamente unitaria, non frammentata da diversi e chiusi episodi e differenti atmosfere, un’opera in un clima perfettamente romantico. Interpreti della Lucia le giovani e straordinarie voci del Teatro Lirico. Nel ruolo di Lord Enrico Ashton si alterneranno Davide Malvestito e Costantino Finucci, accanto a Silja Schindler e Masha Carrera che vestiranno i panni di Lucia in diverse recite. Sir Edgardo sarà interpretato da Francesco Marsiglia e da Walter Omaggio, Lord Arthur invece da Andrea Carè e Francesco Santoli. Plamen Kumpikov vestirà i panni di Raimondo, Pablo Cameselle di Normanno e Lucia Casagrande della fida Alisa. Dirige l’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale Tomasz Biernacki. Coro del Teatro Sperimentale di Spoleto preprato da Claudio Fabbrizi. Dopo Lucia di Lammermoor, la Stagione prosegue con una gemma del Teatro d’opera del Settecento, una riscoperta rappresentata per la prima volta in Italia. Venerdì 23 settembre, nel nuovo allestimento del Teatro Lirico Sperimentale, debutta al Teatro Caio Melisso Cleopatra dramma serio in due atti di Domenico Cimarosa, su libretto di Ferdinando Moretti, nella revisione ed edizione critica di Franco Piva. Anche in questo caso ormai da giorni il regista Lucio Gabriele Dolcini (che firma inoltre scene e costumi), cantanti, danzatori, Coro, provano per questa importante prima nazionale che sta suscitando notevole interesse e attesa sia da parte del pubblico che della critica. Dirige l’opera il francese Laurent Campellone. Nel ruolo di Cleopatra si alterneranno Silja Schindler e Sabrina Vianello, in quello di Antonio Tullia Mancinelli e Francesca Sassu. Arsinoe vedrà interpreti Tania Bussi e Grazia Doronzio, Domizio Pablo Cameselle e Francesco Santoli. Ultimo titolo in cartellone, la riproposta di Bohème di Giacomo Puccini, accolta lo scorso anno da un caloroso successo di pubblico e di critica che vedrà impegnato sul podio Marcello Panni . La regia è di Giovanni Scandella, le scene di Roberta Lazzeri, i costumi di Marion D’Amburgo.