Cresce la tensione all’interno del “Teatro di Messina”. Dopo un’assemblea di tutto il personale, le segreterie provinciali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e FIALS-CISAL hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale ai beni culturali, Fabio Granata.
Il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente “Teatro di Messina” - scrivono i responsabili del sindacato Tiziano Minuti, Domenico Allegra, Nicola Alessi ed Antonino Giuffrè nella lettera inviata per conoscenza al presidente Cuffaro ed alla deputazione messinese all’ARS - ha presentato ai sindacati una proposta di Pianta Organica che, prevede la diminuzione di quasi il 25 % dei posti di lavoro esistenti. Precedentemente lo stesso C.d.A., in una mesta conferenza stampa, aveva presentato un “cartellone provvisorio” per la stagione di musica e balletto tale da disaffezionare anche il più appassionato pubblico abituale . Secondo le Organizzazioni sindacali,il “Teatro di Messina” si trova in una situazione di estrema delicatezza che l’attuale organismo gestionale non pare in condizioni di affrontare e non soltanto perché alla vigilia della formale scadenza, prevista per il prossimo 21 marzo. C’è, come appare evidente, un problema di risorse, Un intervento autorevole del Governo della Regione Siciliana – concludono i segretari di SLC, FISTEL, UILCOM e FIALS - si rende dunque indispensabile per evitare che il C.d.A. subentrante debba misurarsi con scorie originate dai comportamenti di chi l’ha preceduto. Anche i componenti dell’orchestra, che in occasione di un’altra assemblea hanno dato vita ad uno specifico coordinamento, sono sul piede di guerra e, lamentando la scarsa attenzione riservata dal C.d.A. all’attività musicale e le conseguenti poche occasioni di lavoro, preannunciano iniziative anche eclatanti di sensibilizzazione dell’opinione pubblica già dalla sera della prima della “Manon Lescaut”, prevista per venerdì 12 marzo, e convocano per l’indomani mattina una conferenza stampa.
Teatro