Teatro

A Tournai, in Belgio, con 'Europuppet' emozioni da festival

A Tournai, in Belgio, con 'Europuppet' emozioni da festival

Quella di ieri a Tournai, dove da oggi “Découvertes” entra finalmente nel vivo, è stata la giornata degli arrivi. Alla spicciolata si sono visti artisti e tecnici animare questa tranquilla, forse anche troppo, cittadina delle Fiandre. Con un po’ di curiosità si gira per le strade e quando ci si ritrova tutti insieme a tavola i gruppi si studiano l’un l’altro, silenziosamente. Sembra quasi che nessuno si voglia sbilanciare, tutti concentrati come sono sul lavoro che presenteranno a partire dalle 11 di stamattina: quando ad aprire questo festival (fra i più complessi appuntamenti europei dedicati a marionette, ombre, burattini, figure animate) saranno i francesi della Compagnie les 1001 vies con "Seul(s)". La stanchezza del resto prevale, c’è chi ha fatto sedici ore di viaggio per arrivare fin qui e cerca la necessaria concentrazione prima della performance. Almeno così confermano i cinque artisti coordinati dalla regista ungherese Agnes Kuthy che portano oggi in scena il loro “Androgyne” a base di ombre e video. «Siamo stati invitati e siamo stati felici di partecipare – dice per tutti la Kuthi – speriamo che la nostra esibizione abbia successo. Dopo ci dedicheremo a scoprire quanto propongono gli altri». Fanno eco gli undici artisti e il tecnico della compagnia austriaca Imago, in scena sempre oggi con “Potatello”: «Sì, sentiamo un po’ di tensione… Speriamo di fare una buona replica, per noi è importante perché è la prima volta che ci esibiamo a Tournai». Difficile strappare qualche parola di più: l’attesa è palpabile, la tensione tradisce come si tratti pur sempre di artisti giovani, che continuano a lavorare anche in queste ore alla definizione del proprio lavoro. Lo spiega bene Cécile Thircuir, a Tournai con la Cie des Astres: «Il nostro spettacolo sarà giovedì sera ma ancora stiamo mettendo a posto diversi dettagli. Vorremmo che la nostra piéce fosse apprezzata e per il momento non vogliamo pensare ad altro. Poi sarà certamente utile conoscere meglio le tecniche e le idee dei nostri colleghi…». Decisamente più rilassata l’atmosfera tra la decina di giovani artisti di Teatro Figura Europa che oggi si sono incontrati per la prima volta per iniziare a confrontarsi sulla produzione che dovranno allestire per il 2006. «E’ stata una giornata intensa ma intessante – racconta con entusiasmo Flavia D’Aiello – venivamo da tanti paesi diversi Francia, Belgio, Polonia, Grecia ma il parlare lingue diverse non è stato un problema. La nostra Babele, cosi si chiama il progetto di Teatro Figura Europa legata ai giovani artisti, promette decisamente bene. E’ la mia seconda volta a Tournai, nel 2002 ho partecipato con uno spettacolo, ma nelle vesti di spettatrice. Questa volta conto di divertirmi molto di più».