Ultimo appuntamento della stagione del teatro giovani di Jesi e ancora un occasione di sedere a teatro al prezzo di una birra.
Sabato 17 aprile alle ore 21,15 al Teatro Pergolesi Ascanio Celestini in “Vita, morte e miracoli”. Quello di Celestini è l'ultimo spettacolo in cartellone per la rassegna "Passaparola...a teatro al prezzo di una birra", diretta artisticamente dal Teatro Pirata, e promossa dal Comune di Jesi (Assessorati alla Cultura e ai Servizi Sociali), dal Teatro Comunale G.B. Pergolesi, dal Teatro Stabile di Innovazione INTEATRO, (sponsor Banca Popolare di Ancona).
Una chiusura in grande per il teatro dei giovani, una occasione imperdibile di ammirare Ascanio Celestini, giovane attore-musicologo che in questi ultimi anni si è andato conquistando uno spazio di assoluto rilievo nel campo del monologo, del racconto teatrale come strumento di memoria storica e di ricerca sulle radici culturali collettive.
Scritto, diretto ed interpretato dallo stesso Celestini, lo spettacolo è un racconto grottesco sui vivi e sui morti. “Vita Morte e Miracoli” sono quelli di Mariona, una madre che in mezzo alla guerra si “acchiappa” i figli suoi e se li porta a vivere in un camposanto. Si “frega” un maiale o parla coi santi, muore o chiacchiera coi morti, racconta il diluvio universale o la ricetta di quell’erba nera che si mangia solo in quei giorni, ma sempre continua a seguire i miracoli fino all’ultimo sforzo per ricostruire il ponte che fa incontrare i vivi e i morti per l’ultima volta.
Il taglio dello spettacolo è una sorta di intenso e originale "ex-voto" verbale, una favola allucinata, piena di affetto e dolcemente macabra – imbevuta di sacralità laica e ritualità popolaresca, in un clima sospeso tra realtà e folklore dove convivono l’arca di Noè e le bombe degli Alleati, Adamo ed Eva nel paradiso terrestre e la tragedia della deportazione.
Lo spettacolo fa parte del progetto “Milleuno”, trilogia sulla narrazione di tradizione orale. In Vita Morte e Miracoli vengono utilizzati materiali provenienti dal rito, dal racconto di sogni contadini, dalla scansione del tempo rituale in rapporto agli eventi storici che, in questo caso, riguardano la II guerra mondiale vista come argomento di epica contemporanea.
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