Teatro

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL 'SORDI SEGRETO'

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL 'SORDI SEGRETO'

Al complesso del vittoriano un ritratto inedito dell'attore "Se per me non esistessero gli altri, non sisterei neanche io. Se oggi sono qui non sono mica venuto per me. Sono qui per voi. Il cinema, il teatro, la televisione, la radio! Io sono un attore percio' un personaggio pubblico e tutta la mia vita e' al servizio degli altri. Anche quella privata, che avrei diritto a viverla come mi pare. No, tutto quello che faccio lo sanno gli altri. Percio' pensa..." Queste le parole con cui Alberto Sordi descrive le luci e le ombre della notorieta': da una parte la gratitudine verso il pubblico, al quale l'attore deve il suo successo, dall'altra la prigione dorata della fama, dove anche sulla vita personale sono puntati costantemente i riflettori. Inizia cosi' il viaggio alla scoperta del "Sordi Segreto", un Alberto diverso da quello conosciuto sul grande e piccolo schermo, sul palcoscenico dei teatri o nei varieta'. A svelare il profilo inedito del comico, la mostra allestita presso il Complesso del Vittoriano, a Roma, fino al 18 settembre. E scopriamo subito che l'attore e' in realta' un archivista mancato, capace di custodire con attenzione ogni cimelio e testimonianza del suo cammino verso il successo prima poi degli anni della sua fama. In mostra, album di famiglia, oggetti di scena che Sordi recuperava dalla sua vita personale o che custodiva dopo averli utilizzati sul set, fotografie, scritti dei quali non si era mai venuti a conoscenza e addirittura i primi contratti stipulati agli albori della sua carriera. L'archivio e' stato messo a disposizione dalla sorella dell'attore, Aurelia, che ha voluto che la mostra ritraesse il fratello nella maniera piu' vera e genuina, mentre Annunziata Sgreccia, fedele segretaria di Sordi per oltre cinquant'anni, ha collaborato alla scelta dei materiali. Nelle sale del Vittoriano, i mille colori dei manifesti dei suoi film contrastano con l'intensa profondita' dei suoi scritti, i suggestivi oggetti di scena acquistano di nuovo vita tra le parole recitate nei filmati inediti provenienti dall'Istituto Luce e proiettati per tutto il percorso espositivo. Sei le sezioni della mostra: "Sordi e il varieta'", Sordi e la radio", "Sordi e la Musica", "Sordi e il cinema", "Appunti" , "Sordi Segreto": gli esordi negli spettacoli di varieta', le trasmissioni radiofoniche e i suoi primi personaggi, le pellicole piu' note e quelle degli inizi e la sua grande passione per la musica. Ancora, i copioni che studiava, correggeva e riformulava, e poi i suoi pensieri, ironici e disarmanti. Un esempio: " Ad un giovane che oggi volesse fare l'attore del mio genere? Gli direi: 'Ragazzo! Vuoi fare il comico? Bravo: Famme ride". Scrive Vincenzo Mollica, curatore della mostra: "Abbiamo scelto la strada dell'autenticita', della ristampa dei documenti, cosi' come li abbiamo ritrovati, cosi' come Sordi li custodiva. Ecco perche' alla stampa tipografica abbiamo preferito la riproduzione degli originali con la grafia di Alberto, che aveva una scrittura chiara e affascinante, com'era lui del resto. Abbiamo preferito che fossero le parole scritte di suo pugno a guidarci nei meandri del Sordi Segreto, una mostra da godersi come se fosse l'ultima sorpresa che ha voluto regalare al suo pubblico".