Non c’è che dire, la categoria delle parrucchiere ne esce rivalutata.
Si nel testo di Alberto Severi, Barber’s Shop, la politica è un rumore di fondo, come la colonna sonora di Armando Battiston, certe volte assordante e sopra le righe, ma per fortuna ci sono Valeria, la pasionaria del capello e le due sorelle di "bottega" che assorbono tutto e danno dimensione e filo logico ad un intreccio di temi classici della drammaturgia di ogni tempo : il complesso di Edipo, l’omosessualità, l’aggressione fisica ed ideologica e la ricerca di Dio.
Nove scene incalzanti e ben ritmate dalla sapiente regia di Alessio Pizzech che ha saputo leggere nel testo la serrata dialettica quotidiana e psicogena delle tre donne, dare corpo ad una folla di avventori maschi e ricreare quel ricordo struggente del defunto padre che aleggia in “ bottega “ e rinsalda il profondo rapporto tra le sorelle nei momenti di crisi.
Le scene di Michele Ricciarini e Claudia Felicetti sono essenziali, il colore dominante rosso richiama il sangue, la violenza fisica ed il dolore ; lo spettatore percepisce gli spazi aperti verso l’esterno, lo scorrere temporale della vicenda e l’incalzare del momento storico.
Bravissime le tre interpreti : Valentina Banci, Alessia Innocenti, Letizia Pardi, hanno dato spessore professionale ai tre personaggi molto impegnati nel districarsi tra le vicende quotidiane, i contrappunti psicologici e le vicende storico-politiche che si materializzano in maniera drammatica nel finale con lo scoppio delle bombe di via dei Georgofili.
Musica nuova in cucina, finalmente un testo nuovo che va a leggere ed interpretare per la prima volta l’ atomosfera kafkiana di tangentopoli vista tramite gli occhi di tre Parrucchiere, la P maiuscola è d’obbligo.
Il pubblico ha apprezzato molto il lavoro di questi bravi artisti, gli applausi sono stati davvero tanti e non è un modo di dire. Io c’ero.
Anteprima Nazionale - 10.06.2005 Teatro Rossini – Pontasserchio (PI).
Visto il
al
Dei Rozzi
di Siena
(SI)