Un tempo sospeso, un dolce vi…

Un tempo sospeso, un dolce vi…
Un tempo sospeso, un dolce viaggio ed un’emozione forte. Tre sensazioni come tre sono i corti teatrali presentati al Piccolo Teatro di Catania nella pièce Azioni ìlari e fabulanti della strepitosa scrittrice Lina Maria Ugolini con l’accattivante regia di Gianni Salvo. Il primo di questi corti sposta il tempo e lo spazio in una Sicilia antica fatta di vecchi e umili mestieri, capaci di rendere «Mastru Celè scarparu», ciabattino poeta e creatore di magia; con la sua arte dona nuova felicità e speranza all’«omu camminaturi», nel suo lento e continuo peregrinare alla ricerca della propria donna amata e forse del senno perduto, il tutto musicato dalle note dialettiche d’un siciliano lontano nel tempo capace di evocare sapori pirandelliani. Mastru Celè è Giuseppe Carbone, dall’intensità espressiva non indifferente, capace di dar voce e solennità ad un mestiere ormai lontano, umile e nobile al tempo stesso; mentre, l’omu camminaturi, con capigliatura sparata e sguardo malinconico, è interpretato poeticamente da Aldo Toscano. Il pubblico apprezza e si commuove nel sentire il dialogo tra i due. Di gusto settecentesco l’episodio di «Don Dietropunto operista sartoriale», abile nel punto come nella distrazione, sarto teatrale e compositore di opere tutte da indossare, a cui dà corpo e voce la bravura di Nicola Alberto Orofino; cliente prediletto Valisto Zurdarelli, interpretato dall’attore Rosario Minardi, divo dell’opera dotato di “stoffa” al cui seguito un “silente valletto”, interpretato dallo stesso regista Gianni Salvo, coglie da subito la simpatia del pubblico per la sua particolare condizione. Atmosfera scanzonata e leggero gusto satirico per l’episodio «Antonio Ciocca parrucchiere», dove l’arte della messa in piega fa di Antonio Ciocca il parrucchiere più amato e corteggiato ma anche stressato da un trio di donne maniache della “buona piega, della ottima piega e dalla giusta piega” diverse tra loro per la collocazione geografica e per la tinta, una rossa una bionda e una mora, sono in realtà accomunate dalla vanità. Le donne, a cui la brava Tiziana Bellassai dona voce ed espressività comica, strappano più d’un sorriso al pubblico che, complice la bella scenografia balneare e la comica scelta dei costumi pensata da Oriana Sessa, fluttua nell’azzurro mare dove le signore si compiacciono di se stesse stando attente a non farsi rovinare la piega dai soliti bimbi che, incuranti nella gioia dei giochi, mettono a repentaglio con schizzi d’acqua la sacra acconciatura. Al povero parrucchiere Ciocca, Davide Migliorisi, non spetta che la soluzione estrema, quella capace di porre fine allo stress che certe volte la fama può creare. Il pubblico con sonore risate e applausi scroscianti suggella a conclusione quello che è ormai diventato un piccolo caso teatrale. Questo corto infatti ha partecipato con grande successo di pubblico alla settima edizione del Festival Schegge d'Autore ’07 tenutosi a Roma lo scorso maggio presso il Teatro Tordinona ed ha ricevuto il primo premio come migliore regia. Ha ricevuto inoltre i riconoscimenti come miglior corto, per il migliore attore e per la migliore attrice alla terza edizione del Festival Nazionale di corti teatrali La Corte della Formica che si è svolto nello scorso ottobre a Napoli. Se è vero che ormai è una rarità trovare autori teatrali di successo, di sicuro il teatro italiano ha in Lina Marìa Ugolini una preziosa esponente capace di portare quella freschezza di idee e di gioiosità che tanto giova al teatro contemporaneo, strizzando l’occhio ai grandi autori del teatro classico moderno e al tempo stesso riuscendo a far vivere al pubblico momenti di arguto divertimento. Teatro Piccolo − Catania, 10 maggio 2008