Cinema

Cinema, Adnkronos coproduce film di Martinelli su 'Carnera'

Cinema, Adnkronos coproduce film di Martinelli su 'Carnera'

Sono già iniziate le riprese di ''Carnera'' di Renzo Martinelli, il film prodotto da Mediaset-RTI/Martinelli Film Company Int. in associazione con GMC - Giuseppe Marra Communications che racconterà la storia del grande pugile, dal punto di vista umano più che sportivo. Sebbene Martinelli sottolinei di aver ''appena tirato i remi in barca'', dal set in Romania che accoglie la troupe del film, il regista dimostra di avere le idee ben chiare sul suo ultimo film e dichiara, in un'intervista all'ADNKRONOS CULTURA: ''Dovunque ci sia stata emigrazione italiana, il film su Carnera sarà apprezzato''.

''Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti: il film è pensato anche per tutti i paesi che hanno accolto i nostri connazionali. Per questo, abbiamo gia' stabilito dei contatti con le associazioni di Friulani nel Mondo - ha spiegato Martinelli - Il nostro sogno e' di presentare il film con due grandi eventi dal titolo 'Gli italiani che hanno fatto grande l'Italia': il primo a settembre 2007, in occasione dell'uscita del film, con la grande proiezione in anteprima nazionale a Piazza di Siena, a Roma, dove Carnera combatté alla presenza di Mussolini e di ben 80.000 persone; il secondo, il 9 ottobre 2007, al Madison Square Garden di New York''.

Dopo ''Sarahsara''', vincitore del festival del cinema per ragazzi di Tokyo, la cui sceneggiatura vanta la supervisione del premio Nobel per la letteratura Nadine Gordimer; ''Porzus'', presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, e ''Vajont'', premiato con il David Scuola nel 2002 e candidato ai nastri d'argento 2002 per il miglior attore non protagonista (Leo Gullotta), Renzo Martinelli, regista che non si lascia attrarre da storie facili, è gia' al lavoro per consegnare al pubblico un'altra delle sue storie intense, profondamente radicate nella cultura collettiva non solo italiana ma internazionale.

La sceneggiatura porta anche la firma di Alessandro Gassman che, contattato da Martinelli, ha subito espresso il desiderio di partecipare al film che anche suo padre avrebbe voluto realizzare. L'attore avrebbe dovuto interpretare il ruolo dell'allenatore di Carnera, ma essendo slittati i tempi di realizzazione del film, Gassman ha ripreso gli impegni teatrali e si è accontentato di mettere mano alla sceneggiatura.

Un film sull'uomo, non sullo sport, quello che Martinelli ha in mente: ''Vogliamo raccontare la storia di un uomo povero che è entrato nell'immaginario collettivo, un uomo che per i connazionali emigrati divenne il simbolo de 'l'italiano che ce l'ha fatta' - ha raccontato Martinelli - un uomo eletto dal fascismo emblema della forza e della virilità italica nel mondo, un gigante che, per tutti questi motivi, catalizzò istanze e speranze collettive, a differenza di altri sportivi che riuscirono in imprese altrettanto importanti, senza però entrare nel mito. In un cinema di disvalori raccontiamo l'orgoglio di essere italiano, l'attaccamento alla propria terra, l'amore e il sacrificio per la famiglia; raccontiamo che non c'è sogno, per impossibile possa sembrare , che non possa essere conquistato con l'impegno''.

Il film, girato in lingua inglese, uscirà tra settembre e ottobre 2007, prima nei cinema, distribuito da Medusa, e poi, a distanza di tre/quattro mesi, nella versione in due puntate per Canale 5, e racconterà le vicende del pugile, dal Carnera bambino al momento in cui la ''montagna umana'' perde il titolo. Nei panni di primo Carnera, Andrea Iaia, un giovane attore ''trovato grazie alla provvidenza - ha dichiarato il regista - non era facile scovare un attore che fosse alto oltre due metri, capace di parlare un buon inglese, di boxare e recitare, ma Iaia ha tutte queste qualità: alto 2,06 metri, ha vissuto Londra, è un boxeur semiprofessionista e aveva già tentato la strada della recitazione. In più, assomiglia in maniera impressionante a Carnera, sia fisicamente che nel modo di boxare, tanto che quando la figlia di Primo, Giovanna, lo ha visto per la prima volta è scoppiata a piangere''.

Franco Danieli, vice ministro agli Affari Esteri con delega per gli Italiani nel Mondo, ha sottolineato il forte simbolismo di Primo Carnera.

''Un simbolismo contraddittorio, legato a volte a un'immagine stereotipata, controversa e strumentalizzata, ma tipica e fortemente radicata in un'epoca particolare, un'epoca in cui, anche tirando cazzotti, si poteva sognare di emergere dal ghetto, dall'emarginazione sociale'', ha dichiarato il vice ministro Danieli all'ADNKRONOS CULTURA.

''Un elemento che ritengo di grande importanza è la riscoperta, da parte del cinema italiano, della storia dell'emigrazione italiana - ha proseguito Danieli - l'emergere di una spontanea attenzione verso questo tema. Infatti, se e' vero che non e' questa la prima volta che il cinema parla di emigrazione, bisogna anche ricordare che in passato le produzioni erano 'sponsorizzate' dalle istituzioni, mentre adesso i registi si muovono seguendo un interesse personale: forse il merito e' da attribuire, in parte, all'elezione dei parlamentari all'estero, un evento che ha acceso i riflettori su questa realta'''.