Non si placano le polemiche attorno al Festival del Cinema di Roma tra chi considera gia' la manifestazione capitolina una pericolosa rivale per la kermesse di Venezia, e chi invece crede che la tradizionale Mostra del lido non tema confronti.
Dal palco dell'XI Vasto Film Festival, Lina Wertmuller ha detto la sua. ''Sono preoccupata, sara' inevitabile la concorrenza con la Mostra di Venezia - ha dichiarato la regista - Gia' ci siamo fatti fregare dai francesi e adesso ci freghiamo da soli. Dovremmo fare piu' film e meno festival, ma comunque confido in Veltroni che e' bravissimo''.
La regista, che non ha voluto svelare nulla del nuovo progetto a cui sta lavorando, per scaramanzia, ha intrattenuto il pubblico di Palazzo D'Avalos raccontando aneddoti sulla sua carriera, gli stessi che ha raccolto nell'autobiografia da poco uscita nelle librerie. Primo fra tutti, l'episodio di Hollywood, dove la Wertmuller fu invitata per la nomination di ''Pasqualino Settebbellezze''. ''Ho sempre avuto un carattere 'scugnizzero' - ha raccontato la regista - e l'organizzazione maniacale degli americani mi infastidiva. Ore e ore di prove soltanto per i posti a sedere, con le fotografie dei vari personaggi messe sulle poltrone. Lo scherzo quindi era troppo bello per non essere fatto: dissi alla moglie di Tullio Kezich di sedersi al posto mio, mentre io mi misi da un'altra parte. Cosi' quando venne il momento fatidico, 'Ladies and gentlemen, Lina Wertmuller', tutto il mondo invece di vedere la mia bella faccia vide quella della moglie di Tullio. E chissa', forse l'Oscar non lo vinsi per questa bravata''.
Dal palco dell'XI Vasto Film Festival, Lina Wertmuller ha detto la sua. ''Sono preoccupata, sara' inevitabile la concorrenza con la Mostra di Venezia - ha dichiarato la regista - Gia' ci siamo fatti fregare dai francesi e adesso ci freghiamo da soli. Dovremmo fare piu' film e meno festival, ma comunque confido in Veltroni che e' bravissimo''.
La regista, che non ha voluto svelare nulla del nuovo progetto a cui sta lavorando, per scaramanzia, ha intrattenuto il pubblico di Palazzo D'Avalos raccontando aneddoti sulla sua carriera, gli stessi che ha raccolto nell'autobiografia da poco uscita nelle librerie. Primo fra tutti, l'episodio di Hollywood, dove la Wertmuller fu invitata per la nomination di ''Pasqualino Settebbellezze''. ''Ho sempre avuto un carattere 'scugnizzero' - ha raccontato la regista - e l'organizzazione maniacale degli americani mi infastidiva. Ore e ore di prove soltanto per i posti a sedere, con le fotografie dei vari personaggi messe sulle poltrone. Lo scherzo quindi era troppo bello per non essere fatto: dissi alla moglie di Tullio Kezich di sedersi al posto mio, mentre io mi misi da un'altra parte. Cosi' quando venne il momento fatidico, 'Ladies and gentlemen, Lina Wertmuller', tutto il mondo invece di vedere la mia bella faccia vide quella della moglie di Tullio. E chissa', forse l'Oscar non lo vinsi per questa bravata''.