Cinema

Tuscia in Cine, Rassegna di film girati nella Tuscia

Tuscia in Cine, Rassegna di film girati nella Tuscia

La Tuscia è una terra ricca di storia, che si traduce in vestigia, città e borghi antichi, chiese e strade pronti ad accogliere visioni diverse, ora di derivazione antica, come territorio ben delineato e definito nel suo carattere originario, etrusco e pagano, ora come luogo di un grande Medioevo e Rinascimento papale, ora come luogo contadino classico e di immaginario piccolo borghese: comunque una “conca” ben definita ed identificabile nel paesaggio, negli umori, nella gente.

In molti hanno trovato questi luoghi fonte di ispirazione e paesaggio ideale per ambientare le proprie visioni e storie: da Fellini a Pasolini, da Monicelli a Bolognini, da Orson Welles a Tarkowski, da Visconti a Rossellini, da Comencini alla Cavani, dai registi del western all’italiana fino alle più recenti fiction per la televisione.

Escludendo quella di Roma, la provincia di Viterbo è quella del Lazio che ha ospitato il maggior numero di set; per la vicinanza a Roma, capitale dell’industria cinematografica italiana, ma soprattutto per la varietà e la qualità del suo paesaggio decisamente vario: la maremma e il mare di Tarquinia e Civitavecchia, la zone pre-umbra e Orte (la valle del Tevere), la zona pre-toscana (oltre il lago di Bolsena), e, a sud, la parte di campagna romana (oltre i Monti Cimini).
Paesaggi tutti estremamente definiti, sostanzialmente intatti; mari, monti, fiumi e laghi pronti a trasformarsi in set.

Il progetto Tuscia in cine, con la rassegna itinerante Le strade del cinema, torna con i suoi cinecamion sui luoghi dove sono stati girati i film, sui set di un tempo, trasformando l’immagine-fotogramma in “evento”.
Il gioco di specchi tra schermo e panorama circostante è immediato: i testimoni di allora sono gli spettatori di oggi. A Viterbo chi non sa di Alberto Sordi vestito da donna sotto i portici di Piazza della Rocca o a Piazza delle Erbe nella scena del carnevale de I vitelloni? E quanti l’hanno conosciuto quando pernottava a Bagnaia durante le riprese de Il vigile con Vittorio De Sica? E chi a Ronciglione non sa di Sordi e Manfredi nel ruolo di due impuniti scapoloni roncionesi ne Lo scapolo? E Vittorio Gassman, Totò e cento altri...

Tra gli obiettivi principali de Le strade del cinema c’è anche quello di promuovere il cinema d’autore italiano tra i più giovani con proiezioni su grande schermo e in pellicola direttamente nei loro paesi, spesso sprovvisti di sale ed arene.

Dove prima era il silenzio di un piazzale antistante una chiesa o il rumore delle automobili in una piazza, ora c’è Tuscia in cine. Gli abitanti del luogo vivono la costruzione del giorno del “ritorno al cinema”, la trasformazione dell’ambiente, l’apparizione della grande vela cinematografica e dell’arena. E si preparano a ricevere gli ospiti, le autorità, i registi, gli spettatori, i turisti. L’attesa della serata si riveste di una nuova intimità cittadina, tipica delle feste: un gioco di sentimenti legato allo spazio dove il cinema appare e ai veri protagonisti della serata, gli abitanti del luogo. Le strade del cinema trasforma così il luogo nuovamente in set e lo schermo e gli spettatori in un unico protagonista dialogante.

Per questa prima edizione, grazie al sostegno della Regione Lazio, Tuscia in Cine raggiunge quattro località per cinque serate.
Poeti, santi e burloni divini ci accompagneranno in questo primo itinerario alla scoperta della Tuscia nel cinema.

A Capranica, con il film di Benigni e Massimo Trosi Non ci resta che piangere che inizia proprio da un passaggio al livello di questo paese dove si ferma la macchina di Mario e Saverio; a Tuscania con Francesco di Liliana Cavani che nella cittadina e nei suoi dintorni ha girato alcune bellissime scene del film (anche Francesco, Giullare di Dio di Roberto Rossellini e Fratello Sole di Zeffirelli hanno molte scene girate nel viterbese); a Montefiascone, sulla riva del lago di Bolsena, con Il senso della vertigine di Paolo Bologna, tutto realizzato sul lago; a Soriano del Cimino con la proiezione di Uccellacci e Uccellini di Pier Paolo Pasolini con Totò, nel quarantennale del film. In questi luoghi Pasolini girò alcune scene del film ed è qui, soprattutto, che il poeta trovò rifugio, nella mitica Torre di Chia, che elesse a dimora ideale.
Un pensiero va anche al grande Danilo Donati che firma i costumi e le scenografie di due film in rassegna, Uccellacci e Francesco, per il quale vinse il David del 1989 per la Miglior Scenografia.

Tuscia in Cine coltiva il progetto di una ricerca approfondita sul cinema realizzato in questo territorio, con la catalogazione e la pubblicazione aggiornata, con la proiezione di film e la promozione di una attività di recupero e di restauro del patrimonio cinematografico e conseguentemente del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio. Molti dei capolavori girati nella Tuscia sono introvabili oppure le copie non sono fruibili. Perché i Comuni, riprendendo esperienze già maturate altrove, non si attivano per promuovere il restauro o la ristampa di opere e documenti filmati realizzati sul proprio territorio? Alcune pellicole, non solo testimoniano delle mutazioni storiche, sociali e culturali ma ci parlano e ci trasmettono l’”anima” di un luogo, della sua gente e del suo paesaggio.

Le indicazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio D’Europa relative al patrimonio cinematografico, ci sembrano indicare una strada:
“Le opere cinematografiche sono una fonte di informazione storica sulla società europea. Si tratta di testimonianze storiche a tutto campo sulla ricchezza delle identità culturali dell’Europa e della diversità della sua popolazione. Le immagini cinematografiche sono un elemento fondamentale per saperne di più sul passato e per una riflessione all’insegna del civismo riguardo alla nostra civiltà. Per garantire che il patrimonio cinematografico europeo sia trasmesso alle generazioni future, occorre che sia sistematicamente raccolto, conservato, restaurato e catalogato.
La catalogazione prevede l’istituzione di banche-dati contenenti informazioni relative ai film utili a rendere il patrimonio cinematografico europeo accessibile a fini produttivi, educativi, accademici, di ricerca e culturali, fatti salvi i diritti d’autore e connessi.”

Ma Tuscia in Cine non è solo questo.
Il progetto complessivo è quello di affiancare a Le strade del cinema anche un programma capace di rievocare le origini del cinema, favorendone la conoscenza e la diffusione, con l’istituzione nella Tuscia di un festival di cinema muto, il Pina Menichelli Filmfestival. Dedicato ad una delle grandi dive del cinema muto italiano, il festival si propone di presentare al pubblico rassegne di film muti, italiani e non solo, accompagnati da musica dal vivo, proprio come si faceva un tempo.

Mentre nel nord Italia (Pordenone, Torino, Bologna, Modena, Aosta) molti sono i festival e le rassegne dedicate al cinema muto, nel centro-sud sono quasi inesistenti.
Per il 2006, Tuscia in Cine presenterà a Soriano del Cimino una sorta di anteprima del Festival con la serata “JAZZMUTO”, realizzata in collaborazione con il Tuscia in Jazz.
L’ensemble jazz di Giorgio Rosciglione, (contrabbasso) con Gegè Munari (batteria), Rick Pellegrino (violino), Enrico Bracco (chitarra) accompagnerà Aelita, uno dei capolavori del cinema muto ‘sovietico’, diretto da Jakov A. Protazanov nel 1924.

PROGRAMMA

30 agosto TUSCANIA – Piazza Basile
FRANCESCO di Liliana Cavani
Con Mickey Rourke, Helena Bonham Carter, Andréa Ferreol, Paolo Bonacelli, Mario Adorf,
Italia Germania 1988
 
Partecipa il Sindaco di Tuscania, Alessandro Cappelli
 
31 agosto CAPRANICA - Piazza S. Francesco
NON CI RESTA CHE PIANGERE di Roberto Benigni e Massimo Troisi
Con Massimo Troisi e Roberto Benigni, Iris Peynado, Amanda Sandrelli, Carlo Monni, Paolo Bonacelli,
Italia 1984
 
Serata realizzata in collaborazione con la Confraternita dei SS. Terenziano e Rocco
Partecipano: Mauro Berardi, produttore del film, Angelo Cappelli, Assessore al Turismo della Provincia di Viterbo, Mario Tonetti, Priore della Confraternita
 
1 settembre MONTEFIASCONE - LAGO di fronte Camping Amalasunta
IL SENSO DELLA VERTIGINE di Paolo Bologna
Italia 1991
Con Rosella Testa, Francisco Magaldi, Eros Pagni, Silvio Vannucci
 
Partecipano Paolo Bologna, regista del film, Rosella Testa, protagonista, Nando Fumagalli, Sindaco di Montefiascone, Mario Trapè, Vicepresidente della Provincia di Viterbo
 
2 settembre SORIANO DEL CIMINO – Piazza Vittorio Emanuele
UCCELLACCI UCCELLINI di Pier Paolo Pisolini
Italia 1966
Con Totò e Ninetto Davoli
 
Nel quarantennale del film
Partecipa il Sindaco di Soriano, Massimo Tarantino

 PINA MENICHELLI FILMFESTIVAL
Anteprima
JAZZMUTO seratarealizzata in collaborazione con Tuscia in Jazz
 
3 settembre SORIANO DEL CIMINO - Piazza Vittorio Emanuele
AELITA di Jakov A. Protazanov
dur. 80’ - Urss 1924
 
Con accompagnamento musicale di Giorgio Rosciglione, contrabbasso,
Gegè Munari, batteria, Rick Pellegrino, violino, Enrico Bracco, chitarra
 
Partecipano: Massimo Tarantino, Sindaco di Soriano, Luigi Storri, Vicesindaco, Italo Leali, direttore del Tuscia in Jazz, Roberto Torelli, direttore del Tuscia in Cine