Finale di partita, capolavoro del teatro di Samuel Beckett, deriva il titolo da una mossa del gioco degli scacchi. L'analogia tra il contenuto del testo e il gioco è stata espressa dallo stesso autore, che ne era un appassionato giocatore. Protagonisti in scena Hamm, cieco e condannato a trascorrere i suoi giorni su una sedia a rotelle e Clov, il suo servo. I due vivono un rapporto conflittuale, in cui si consumano continui litigi, ma anche una reciproca dipendenza. Clov vive nell’eterna tentazione di andarsene, ma pare non esserne capace. L’incalzante botta e risposta tra l’anziano Hamm e il suo servitore, che costituisce l'ordito più evidente della trama del testo, sembra un infinito alternarsi di mossa e contromossa scacchistica.
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