In occasione del 60° anniversario della Resistenza, Stefano Bicocchi (in arte Vito) porta in scena “Bello ciao”. Il testo, tutto al femminile, è dell’autore bolognese Maurizio Garuti il quale, attraverso una serie di racconti brevi, narra in modo esemplare vicende ed accadimenti storici dell’Italia degli anni ’40.
A dar voce ai racconti del Garuti sono, attraverso una lettura drammatizzata, Vito (attore caratterista dall’eccezionale mimica) e Luciano Manzalini (dai toni più drammatici).
Esperienze reali e storie inventate si alternano così in un susseguirsi di fucilazioni, rappresaglie, orrori, vendette private e matrimoni fugaci o per procura, assumendo toni talvolta poetici o brechtiani, più spesso comici.
La totale assenza di musiche, scena e gioco luci ed il completo abbattimento del cosiddetto “muro invisibile”, che separa attori e pubblico, se da un lato conferiscono allo spettacolo un carattere informale e favoriscono una comunicazione più immediata e diretta, dall’altro ne limitano gli effetti scenici utilizzando il teatro come pretesto.
Napoli, TEATRO NUOVO 11 Aprile 2007
Visto il
al
Astoria
di Fiorano Modenese
(MO)